Neonati & Bambini

 

28 DIO li benedisse; e DIO disse loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi; riempite la terra, rendetevela soggetta, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra”.
(Genesi 1, 28)

 

Una grande famiglia era considerata una grande benedizione in Israele, la discendenza è uno dei modi in cui DIO ricompensa i fedeli:

3 Ecco, i figli sono un dono che viene dal SIGNORE; il frutto del grembo materno è un premio.
4 Come frecce nelle mani di un prode, così sono i figli della giovinezza.
5 Beati coloro che ne hanno piena la faretra! Non saranno confusi
quando discuteranno con i loro nemici alla porta.
(Salmo 127, 3-5)

 

DIO, il Creatore divino, conosce intimamente tutti i suoi neonati:

Tu hai fatto tutte le parti delicate ed interne del mio corpo, mi hai formato nel grembo di mia madre.
(Salmo 139, 13)

 

L’importanza di trasmettere le tradizioni alle nuove generazioni per mezzo della ripetizione orale nei momenti dedicati all’unione familiare:

19 Li insegnerete ai vostri figli, parlando loro quando sarete seduti in casa vostra, quando camminerete lungo la strada, quando vi sdraierete e quando vi alzerete.
(Deuteronomio 11, 19)

 

22 Dà retta a tuo padre che ti ha generato, e non disprezzare tua madre quando sarà vecchia.
23 Acquista verità e non la vendere, acquista saggezza, istruzione e intelligenza.
24 Il padre del giusto esulta grandemente; chi ha generato un saggio, ne avrà gioia.
25 Possano tuo padre e tua madre rallegrarsi, e possa gioire chi ti ha partorito!
26 Figlio mio, dammi il tuo cuore, e gli occhi tuoi prendano piacere nelle mie vie;
(Libro dei Proverbi 23, 22-26)

 

7 Il timore del SIGNORE è il principio della scienza; gli stolti disprezzano la saggezza e l’istruzione.
8
 Ascolta, figlio mio, l’istruzione di tuo padre e non rifiutare l’insegnamento di tua madre;

9 poiché saranno un fregio di grazia sul tuo capo e monili al tuo collo.
(Libro dei Proverbi 1, 8-9)

 

17 Correggi tuo figlio; egli ti darà conforto, e procurerà gioia al tuo cuore.
(Libro dei Proverbi, 29, 17)

 

 

Il Maestro Gesù testimonia per mezzo dei bambini che l’umiltà è il segreto della vera grandezza:
(Altri riferimenti: Mt 18, 1-5 ; Lc 9, 46-48 ; Mc 10, 35-45 ; Fil 2, 5-11)

33 Giunsero a Capernaum; quando [il Rabbi] fu in casa, domandò loro: “Di che discorrevate per strada?”
34 Essi tacevano, perché camminando avevano discusso tra di loro chi fosse il più grande.
35 Allora, sedutosi, chiamò i dodici e disse loro: “Se qualcuno vuol essere il primo, sarà l’ultimo di tutti e il servitore di tutti”.
36 E preso un bambino, lo mise in mezzo a loro; poi lo prese in braccio e disse loro:
37 “Chiunque riceve uno di questi bambini nel mio nome, riceve me; e chiunque riceve me, non riceve me, ma Colui [il PADRE] che mi ha mandato”.
(Vangelo secondo Marco 9, 33-37)

 

Gesù benedice i bambini (Mt 19, 13-15; Lc 18, 15-17)

13 Gli presentavano dei bambini perché li toccasse; ma i discepoli sgridavano coloro che glieli presentavano.
14 Gesù, veduto ciò, si indignò e disse loro: “Lasciate che i bambini vengano da me; non glielo vietate, perché il regno di DIO è per chi assomiglia a loro.
15 In verità io vi dico che chiunque non avrà ricevuto il regno di DIO come un bambino, non vi entrerà affatto”.
16 E, presili in braccio, li benediceva ponendo le mani su di loro.
(Vangelo secondo Marco 10, 13-16)

 

Questo versetto ci spinge a riconoscere il valore di tutti i credenti, anche il più piccolo bambino ha l’attenzione degli angeli del PADRE:

“Attenzione a non guardare dall’alto in basso nessuno di questi piccoli. Perché io vi dico che in cielo i loro angeli sono sempre alla presenza del PADRE mio celeste”.
(Matteo 18, 10)

 

Un giorno la gente cominciò a portare i propri figli piccoli a Gesù per benedirli e pregare per loro. Ma i discepoli rimproverarono i genitori, dicendo loro di non disturbare il Maestro, ma Gesù si indignò con i suoi seguaci:

13 Allora gli furono presentati dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li rimproveravano.
14 Ma Gesù disse: “Lasciate i bambini, non impedite che vengano da me, perché il Regno dei Cieli è per chi assomiglia a loro”[puri di cuore].
15 E allora, imposte loro le mani, e se ne andò via di là.
(Vangelo secondo Matteo 19, 13-15)

 

Anna, che era sterile, aveva promesso a DIO che se avesse dato alla luce un figlio, lo avrebbe restituito a DIO per prestargli servizio (Nazireo). Quando diede alla luce Samuele, Anna affidò il suo bambino ad Eli per la formazione di sacerdote. DIO benedisse ulteriormente Anna per aver onorato la sua promessa ed ella partorì altri tre figli e due figlie:

27 “Pregai per avere questo bambino; il SIGNORE mi ha concesso quel che io gli avevo domandato. 28 Perciò anch’io lo dono al SIGNORE; finché vivrà, egli sarà donato al SIGNORE”. E si prostrò là davanti al SIGNORE.
(1Samuele 1, 27-28)

 

La lode a DIO è cantata dagli angeli che dimorano in alto, ma anche dalla terra, in basso per mezzo dei bambini e dei neonati. Attraverso l’Opera del Creatore si può apprezzare la Sua grandezza, e in questo Salmo come testimonianza è riportata lo straordinario mistero della nascita:

1 O SIGNORE, SIGNORE nostro, quant’è magnifico il Tuo Nome in tutta la terra! Tu hai posto la tua maestà nei cieli.
2 Dalla bocca dei bambini e dei lattanti hai hai consolidato la forza, a causa dei tuoi avversari, per mettere fine al nemico e al vendicatore.
3 Quand’io considero i Tuoi cieli, opera delle Tue dita, la luna e le stelle che Tu hai disposte, 4 che cos’è l’uomo perché Tu lo ricordi? Il figlio dell’uomo perché Te ne prenda cura?
5 Eppure tu l’hai fatto solo di poco inferiore ad un Dio, e l’hai coronato di gloria e d’onore. 6a Tu lo hai fatto dominare sulle opere delle tue mani
(Salmo 8, 1-6a)

 

Il mistero della nuova vita a dimostrazione che gli esseri umani non possono assolutamente comprendere la volontà di DIO e i modi in cui opera. È meglio avere fede e lasciare tutto nelle mani del Creatore:

4 Chi bada al vento non seminerà; chi guarda alle nuvole non mieterà.
5 Come tu non conosci la via del vento, nè come si formino le cose racchiuse nel grembo materno, così non conosci l’Opera di DIO, che fa tutto.
(Ecclesiste 11, 4-5)

 

DIO il nostro Redentore forma i suoi figli nel grembo materno, ci conosce intimamente e si prende cura di noi personalmente:

24 Così parla il SIGNORE, il tuo redentore, colui che ti ha formato fin dal grembo materno: Io sono il SIGNORE, che ha fatto tutte le cose; Io ho spiegato i cieli, disteso la terra, senza che vi fosse nessun’altro con Me;
25 Io rendo vani i presagi degli impostori e rendo insensati gli indovini; io faccio indietreggiare i saggi e muto la loro scienza in follia;
26 Io confermo la parola del mio servo e realizzo le predizioni dei miei messaggeri; Io dico di Gerusalemme: “Essa sarà abitata!”
Delle città di Giuda dico: “Saranno ricostruite e Io ne rialzerò le rovine”.
(Isaia 44, 24-26)

 

 

4 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini:
5 “Prima che Io ti avessi formato nel grembo di tua madre, Io ti ho conosciuto; prima che tu uscissi dal suo grembo, Io ti ho consacrato e ti ho costituito profeta delle nazioni”.
6 Io risposi: “Ahimè, SIGNORE, DIO, Io non so parlare, perché non sono che un ragazzo”. 7 Ma il SIGNORE mi disse: “Non dire: “Sono un ragazzo”, perché tu andrai da tutti quelli ai quali ti manderò, e dirai tutto quello che io ti comanderò.
8 Non li temere, perché Io sono con te per liberarti”, dice il SIGNORE.
9 Poi il SIGNORE stese la mano e mi toccò la bocca; e il SIGNORE mi disse: “Ecco, Io ho messo le mie parole nella tua bocca.
10 Vedi, io ti stabilisco oggi sulle nazioni e sopra i regni, per sradicare, per demolire, per abbattere, per distruggere, per costruire e per piantare».
(Geremia 1, 4-10)

 

19 Alzatevi, gridate di notte, al principio di ogni veglia! Spandete come acqua il vostro cuore davanti alla faccia del SIGNORE! Alzate le mani verso di Lui per la vita dei vostri bambini, che vengono meno per la fame agli angoli di tutte le strade!
20 “Guarda, SIGNORE, considera! Chi mai hai trattato così? Delle donne hanno divorato il frutto del loro grembo, i bambini che accarezzavano! Sacerdoti e profeti sono stati massacrati nel Santuario del SIGNORE!
21 Bambini e vecchi giacciono a terra nelle vie; le mie vergini e i miei giovani sono caduti per la spada; Tu li hai uccisi nel giorno della Tua ira, li hai massacrati senza pietà.
22 Tu hai convocato, come a un giorno di festa solenne, i miei terrori da tutte le parti;
nel giorno dell’ira del SIGNORE non c’è stato superstite né fuggiasco; quelli che io avevo accarezzati e allevati, il mio nemico li ha consumati!”
(Lamentazioni 2, 19-22)

 

Le prime conversioni
Za 12, 10 ; Gv 16, 8 ; At 4, 4 ; At 4, 32-37 ; Lc 5, 10

38 E Pietro a loro: “Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo.
39 Perché per voi è la promessa, per i vostri figli, e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il SIGNORE, nostro DIO, ne chiamerà”
(Atti degli Apostoli 2, 38-39)

 

Genitori e figli
Riferimenti: Cl 3:20-21 (De 5:16; 27:16; Pr 6:20)(De 6:6-7, 20-25; Sl 78:5-7)

1 Figli, ubbidite nel SIGNORE ai vostri genitori, perché ciò è giusto.
2 Onora tuo padre e tua madre -questo è il primo comandamento con promessa-
3 affinché tu sia felice e abbia lunga vita sulla terra.
4 E voi, padri, non irritate i vostri figli, ma allevateli nella disciplina e nell’istruzione del SIGNORE.
(Lettera agli Efesini 6, 1-4)

 

Corano, Sura Al – Ahqaf, 46

Il Corano invita gli uomini e le donne al ragionamento al considerare, riverire, onorare e rispettare i genitori.Ihsan” [“perfezione”, “eccellenza”] non è ciò che viene fatto in cambio o per qualcosa di buono, ma l’iniziativa nel farlo senza assolutamente aspettarsi alcun ritorno:

وَوَصَّيْنَا الْإِنسَانَ بِوَالِدَيْهِ إِحْسَانًا حَمَلَتْهُ أُمُّهُ كُرْهًا وَوَضَعَتْهُ كُرْهًا وَحَمْلُهُ وَفِصَالُهُ ثَلَاثُونَ شَهْرًا حَتَّى إِذَا بَلَغَ أَشُدَّهُ وَبَلَغَ أَرْبَعِينَ سَنَةً قَالَ رَبِّ أَوْزِعْنِي أَنْ أَشْكُرَ نِعْمَتَكَ الَّتِي أَنْعَمْتَ عَلَيَّ وَعَلَى وَالِدَيَّ وَأَنْ أَعْمَلَ صَالِحًا تَرْضَاهُ وَأَصْلِحْ لِي فِي ذُرِّيَّتِي إِنِّي تُبْتُ إِلَيْكَ وَإِنِّي مِنَ الْمُسْلِمِينَ

15 Wa was-say-nal-’insaana bi-waali-day-i’ ihsaanaa: hamalat-hu ’um-muhuu kurhanw-wa waza-‘at-hu kurhaa. Wa hamluhuu wa fisaaluhuu thalaa-thuuna shahraa. Hat-taaa ’izaa balagha ’ashud-dahuu wa balagha ’arba-‘iina sana-tan-qaala Rab-bi ’awzi‘-niii ’an ’ashkura ni‘-matakal-latii ’an-‘amta ‘alay-ya wa ‘alaa waaliday-ya wa ’an ’a‘-mala saalihan-tar-zaahu wa ’aslih lii fii zur-riy-yatii. ’In-nii tubtu ’ilay-ka wa in-ni- minal-Muslimiin. [Muslim مسلم]

15 Ho[1] ordinato all’uomo la bontà verso i genitori: sua madre lo ha portato con fatica e con fatica lo ha partorito. Gravidanza e svezzamento durano trenta mesi. Quando raggiunge la maturità ed è giunto ai quarant’anni dice: “SIGNORE, dammi modo di renderti grazie del favore di cui hai colmato me e i miei genitori, affinché compia il bene di cui Ti compiaci e concedimi una discendenza onesta. Io mi volgo pentito a Te e sono uno dei sottomessi [Muslim مسلم]”.
16 Accetterò[2] le loro azioni più belle e sorvolerò[3] sui loro misfatti. [Saranno] tra i compagni del Giardino [Paradiso]. Promessa veritiera fatta a loro.
17 Quanto invece a colui che dice ai suoi genitori: “Uffa a voi; vorreste promettermi che sarò fatto risorgere, quando già passarono molte generazioni prima di me?”, essi invocheranno l’ausilio di DIO [dicendo]: “Guai a te! Credi, ché la promessa di DIO è veritiera”.
18 Essi sono coloro contro i quali si realizza il castigo, [come si realizzò] fra le comunità di uomini e di dèmoni che li precedettero: in verità saranno i perdenti.
(Corano 46, 15-18)

[1-2-3] Purale maiestatis:“Abbiamo”,”Accetteremo” e “sorvoleremo” si usa il plurale in forma di rispetto quando è DIO a parlare.

 

 

رَبِّ اغْفِرْ لِي وَلِوَالِدَيَّ وَلِمَن دَخَلَ بَيْتِيَ مُؤْمِنًا وَلِلْمُؤْمِنِينَ وَالْمُؤْمِنَاتِ وَلَا تَزِدِ الظَّالِمِينَ إِلَّا تَبَارًا

28 SIGNORE, perdona a me, e ai miei genitori, e a chi entra nella mia casa come credente, sia ai credenti che e alle credenti; non accrescere gli ingiusti altro che nella rovina”.
(Corano 71, 28)

 

Questo verso è recitato nel Qunoot della preghiera (Salaat) Hadiyan-e-Walidain.

151 Di’: “Venite, vi reciterò quello che il SIGNORE vostro vi ha proibito e cioè: non associate a Lui alcunché, siate buoni con i genitori, non uccidete i vostri bambini in caso di povertà: il cibo lo provvederà[1] [DIO] a voi e a loro.
Non avvicinatevi alle cose immorali, siano esse palesi o nascoste.
E non uccidere l’anima che DIO ha proibito [di essere uccisa] tranne che per [legale] diritto. Questo è quello che ti ha insegnato affinché comprendiate.”
152 Non avvicinatevi, se non per il meglio, ai beni dell’orfano, finché non abbia raggiunto la maggior età, e riempite la misura e date il peso con giustizia. Non impongo[2] a nessuno oltre le sue possibilità. Quando parlate siate giusti, anche se è coinvolto un parente. Obbedite al patto con DIO. Ecco cosa vi ordina. Forse ve ne ricorderete.
153
In verità, questa è la Mia retta Via: seguitela e non seguite i sentieri che vi allontanerebbero dalla Sua Via. Ecco cosa vi comanda, affinché siate timorati”.

(Corano 6, 151-153)

[1-2] Purale maiestatis:“Provvederemo” e “imponiamo” si usa il plurale in forma di rispetto quando è DIO a parlare.