PELLEGRINAGGIO: Pensieri da Cassino a Gerusalemme

Libro copia cartacea (460 pagine)

Se desideriamo che il nostro futuro sia migliore rispetto al passato raccontato, allora dobbiamo impegnarci a scrivere differentemente il nostro presente. La sfida non è solo trovare la strada maestra, ma soprattutto seguirla coraggiosamente: è questo che rende un’esistenza davvero degna di essere vissuta. Eppure, spesso, la miriade di impegni e preoccupazioni che gravano sulle nostre quotidianità ci distolgono dal nostro obiettivo primario, ossia comprendere quale posto occupiamo nell’eterna Creazione di DIO.   

Con la teologia come direzione, la storia come consigliera, e la filosofia come compagna, mi votai a raggiungere Gerusalemme a piedi e senza soldi. Un viaggio che ha rappresentato una delle parti più razionali del mio “scavare e indagare”, duemilaottocentocinque chilometri di pensieri, in un pellegrinaggio camminando per novantaquattro giorni. Quel “procedere” mi ha permesso di figurarmi in un diverso e migliore futuro, in cui ogni menzogna sarà stata eliminata, ritrovandoci tutti in totale simbiosi con le persone che si “muovono” al nostro fianco, unitamente a ogni altro essere vivente nell’ambiente che ci circonda.

Intro

È stato per adempiere a un voto che, in una mattina di inizio settembre, mossi il primo passo da pellegrino in direzione di Gerusalemme. La Bibbia lo dichiara espressamente, astenersi dal fare promesse a DIO non è peccato, ma lo sarà nel caso non onoreremo un impegno volontariamente preso.

Arrivò un punto nella mia vita in cui irruppero dal pro- fondo domande che necessitavano di risposte chiare, e così le ricercai nella fede. Qual è il fine ultimo di questo susseguirsi delle nostre esistenze sulla terra? La felicità è un luogo che può essere raggiunto o solo una strada da percorrere? Fino a quale altezza ci è concesso elevare? Custodivo nello Spirito queste e altre riflessioni, e votarmi di arrivare a Gerusalemme a piedi, senza soldi, fu il mio modo di sacrificare il bene che ritengo più prezioso nella vita di ognuno, il proprio tempo.

Fa parte della legge universale dell’equilibrio: quando ti prepari a sottrarre dalla tua vita, in realtà ti stai anche apprestando a ricevere. Alla stessa quantità di sacrificio, corrisponderà inevitabilmente altrettanto favore. Inoltre restavo convinto che indagare sul passato mi avrebbe aiutato lungo la mia strada nel presente, perché del resto ognuno di noi più in generale, è il riflesso dell’intera esistenza del genere umano. Siamo oggi il prodotto di ciò che ogni vivente sia mai stato, e unitamente con essi saremo anche ogni cosa che diventeranno. Le domande esistenziali di ieri, rimangono ancora combustibile per i nostri moderni motori, chiamati a operare in maniera sempre più efficiente […]