Dan
Genere maschile
Script דָּן (ebraico)
Significa “giudizio” “ha giudicato” in ebraico. Nell’Antico Testamento Dan è uno dei dodici figli di Giacobbe (Israele) dalla serva di Rachele, Bilhah, e il fondatore di una delle dodici tribù di Israele. Il suo nome è spiegato in Genesi 30, 6.
Dan fu chiamato da Rachele che esclamò: “DIO mi ha giudicato, ha davvero ascoltato la mia voce e mi ha dato un figlio” (Genesi 30, 6). Più tardi, Giacobbe, suo padre raduna il suo popolo intorno al suo letto di morte, dicendo: “Dan giudicherà il suo popolo, come una delle tribù d’Israele” (Genesi 49, 16).
A causa del Libro dei Giudici, nel racconto dell’Idolo di Michea, che descrive la tribù di Dan come se avesse usato l’efod e i teraphim nel culto, e Sansone (un membro della tribù di Dan) che viene descritto come un Nazireo, gli scrittori rabbinici classici conclusero che Dan era considerato una pecora nera.
Nei Testamenti apocrifi dei Patriarchi, Dan è raffigurato come colui che odiava Giuseppe, ed è stato colui che ha inventato l’idea di ingannare Giacobbe imbrattando il mantello di Giuseppe con il sangue di un capretto (Testamento di Dan 1,
Testamento di Zebulun 4 e Testamento di Gad 1). Nell’apocrifo Preghiera di Asenath, Dan è ritratto come complottante con il principe ereditario egiziano, contro Giuseppe e Asenath. Nella Benedizione di Giacobbe, Dan è descritto come un serpente, che sembra essere stato interpretato come un collegamento tra Dan e il tentatore, collegamento fatto nell’apocrifo Testamento di Dan.
I primi scrittori cristiani, come Ireneo e Ippolito, credevano addirittura che l’Anticristo sarebbe venuto dalla tribù di Dan, traendo la convinzione da un versetto del Libro di Geremia che afferma “lo sbuffo dei cavalli [del nemico] fu udito da Dan”. (Geremia 8, 16)
L’apostolo Giovanni omette la tribù di Dan quando menziona le dodici tribù dei figli d’Israele, a proposito dei 144.000 israeliti, riportando la tribù di Giuseppe due volte (essendo rappresentata anche da Manasse).