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Queste dieci tappe di un percorso di illuminazione possono essere rappresentate da queste 10 “stazioni” lungo una “scala” che consente un’ascenzione spirituale.
Nella tradizione esoterica Ebraica sono definite “Sefirot” (ebraico: סְפִירוֹת səp̄îrôṯ), che significa emanazioni, e corrispondono a 10 attributi ( o modi di emanare) attraverso i quali Ein Sof (ovvero l’Infinito, che sarebbe DIO prima della Sua automanifestazione nella produzione di una qualsiasi realtà) si rivela. Tutto ciò crea di continuo sia il regno fisico (quello che riusciamo a percepire noi nel quotidiano) sia la catena dei regni metafisici superiori (chiamati Seder hishtalshelus).
Il termine “Sefirot” può essere traslitterato in italiano in diversi modi (sephirot/sephiroth, ecc), ed è il singolare di sefirah (o sephirah, o altri).

In origine, la conoscenza cabalistica era reputata parte integrante della Scrittura Sacra, come insegnamento tramandato oralmente. La sua origine viene fatta risalire ad Adamo, il primo credente al quale DIO rivelò i segreti del Mondo.
Secondo la tradizione Ebraica la descrizione Biblica della creazione nel Libro della Genesi riesce a svelare i misteri in merito la divinità stessa, la vera natura di Adamo ed Eva, il Giardino dell’Eden, l’Albero della conoscenza del Bene e del Male e l’Albero della vita, nonché l’interazione di queste entità con il Serpente che porta al disastro quando spinse i credenti a disubbedire all’Alleanza (Genesi 3).

Gli esseri umani giusti (chiamati in Ebraico i tzadikim) riescono a “muoversi” attraverso questi stadi attraverso alcune qualità etiche attribuite alle dieci Sefirot. Una volta che l’attributo Divino fa pienamente parte del credente, attraverso le azioni giusteche compie riesce a spostari ad un livello superiore. Quindi le azioni dei giusti “reggono” il Mondo e permettono a DIO di benedire la creazione.

 

Chiavi Interpretative

Ad ogni Sefirah sono associate quindi più caratteristiche ed attributi, ma anche personaggi biblici parti del corpo umano, parti di un albero, ecc. Questo avviene per dimostrarne sia l’universalità di questo concetto (interconnettendo sia le esistenze dell’uomo, del Mondo, e di ogni creatura) che per comprendere meglio le qualità di ognuna delle 10 “tappe”, che i modi di muoversi superando ogni “stadio”. Infatti per mezzo di 22 “sentieri” è possibile comprendere come connettere il proprio stadio attuale con il successivo (o più stadi successivi a secondo della posizione di partenza) attraverso un percorso identificato con le 22 lettere dell’alfabeto ebraico:

1 1 – aleph – א‎ 9 9 – Teth – ט 17 80 – pe – פ
2 2 – bet – ב‎ 10 10 – yud – י‎ 18 90 – tsade – צ
3 3 – ghimel – ג 11 20 – kaph – כ 19 100 – qoph – ק
4 4 – daleth -ד ‎ 12 30 – lamed – ל 20 200 – reš – ר
5 5 – he – ה‎ 13 40 – mem – מ 21 300 – sin – ש
6 6 – vav – ו‎ 14 50 – nun – נ 22 400 – taw – ת
7 7 – tzajin – ז‎ 15 60 – samech – ס    
8 8 – heth – ח 16 70 – ajin – ע    

 

Le linee di collegamento nel diagramma mostrano le connessioni specifiche del flusso spirituale tra le sefirot, i “22 sentieri di collegamento”, e corrispondono ai canali spirituali delle 22 lettere dell’alfabeto ebraico. La Kabbalah vede le lettere ebraiche come canali di forza vitale spirituale, e questo deriva dal racconto nella Genesi della creazione del mondo, dove essa avviene attraverso 10 “detti” ebraici di DIO (“Sia…”).
Nella teologia cabalistica, queste lettere rimangono le forze spirituali immanenti che ricreano costantemente tutta l’esistenza.

Il sistema più conosciuto di rappresentazione delle sefirot le dispone come un albero con 3 colonne. La colonna di destra rappresenta la forza spirituale dell’espansione. La sinistra rappresenta il suo opposto, la restrizione. La colonna centrale è l’equilibrio e la sintesi tra queste tendenze opposte:

Le sefiroth sono organizzate in tre colonne discrete o gimel kavim (“tre linee” in ebraico) e spesso chiamate i tre “Padri”, derivato dalle tre “Madri” e sono attribuite alle vocali (Vav, Yud e Heh):

Colonna centrale
Kether si trova in cima alla colonna centrale dell’albero ed è conosciuta metaforicamente come la “colonna della mitezza”. Associata alla lettera ebraica Aleph, “il respiro”, e all’elemento dell’aria. È un elemento neutro, un equilibrio tra le due forze opposte delle tendenze femminili e maschili. Alcuni insegnamenti descrivono le sefirot sul pilastro centrale come neutre rispetto al genere, mentre altri dicono che le sefirot variano nelle loro attribuzioni sessuali.

Colonna destra (kav yamin)
“Kav yamin” si può tradurre con “linea destra”, da קו “linea” e יָמִין “mano destra”, o “fermo”, “stabile”. Chokhmah guida la colonna destra dell’albero, metaforicamente parlando il “Pilastro della Misericordia”, associato alla lettera ebraica Shin, l’elemento fuoco e l’aspetto maschile;

Colonna sinistra (kav smol)
La colonna di sinistra (“kav smol” “linea di sinistra”) è guidata da Binah ed è chiamata la “Colonna della Severità”. È associata alla lettera ebraica Mem, l’elemento acqua e l’aspetto femminile.

 

 

Nella vita i livelli superiori possono essere raggiunti, ma non possono mai andare perduti. È impossibile. Si può diventare saggi, raggiungere la saggezza, ma dopo non si potrà perderla. Se qualcuno ritiene di aver perso un livello, significa solo che in verità non lo aveva mai pienamente raggiunto. Puoi rifiutarti di agire secondo il tuo livello, ma la comprensione e l’acquisizione di quello stato rimarranno sempre parte di te.

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