Daniele
Genere maschile
Scritture דָּנִיֵּאל (ebraico) Դանիէլ (armeno) Δανιήλ (greco antico)
Dal nome ebraico דָּנִיֵּאל (Daniyyel) che significa “DIO è il mio giudice”, dalle radici דִּין (din) che significa “giudicare” e אֵל (‘el) “Dio”. Daniele era un profeta ebreo la cui storia è raccontata nel Libro di Daniele nell’Antico Testamento. Nobile giovane ebreo di Gerusalemme, viene portato in cattività da Nabucodonosor a Babilonia e serve il re e i suoi successori con lealtà e abilità fino al tempo del conquistatore persiano Ciro, rimanendo sempre fedele al DIO di Israele.
Ci sono tre o quattro Daniele menzionati nella Bibbia:
Un figlio del re Davide che è anche conosciuto come Chileab (1Cronache 3, 1 e 2Samuele 3, 3).
Il famoso profeta che scrisse il Libro di Daniele e che fu tra i primi esiliati a Babilonia (Daniele 1, 6). Gesù si riferisce a questo Daniele nel suo sermone sulla prossima tribolazione (scritto Δανιηλ; Matteo 24, 15, Marco 13, 14). Il profeta Ezechiele chiama quest’uomo דנאל o Danel (Ezechiele 14, 14 ; 14, 20 e 28, 3).
Il terzo (forse relazionato al secondo) è menzionato tra la seconda ondata di israeliti di ritorno (Esdra 8, 2).
Un “grande saggio”, secondo il Dizionario Teologico BDB, che potrebbe essere lo stesso del famoso Daniele, tranne che il suo nome è דנאל (Danel; senza la yod) invece del regolare דניאל (Daniel). Ezechiele lo menziona in Ezechiele 28, 3.