Genere Maschile
Scritto מְתוּשֶׁלַח (Ebraico antico)
Significa “Quando è morto sarà mandato”, o “Uomo del giavellotto” (oppure “uomo del dardo”). L’etimologia viene dal sostantivo מת (mat), “uomo”, o מות (mut), “morte”, e il verbo שלח (shalah), mandare o lasciare andare.
Methuselah fu il figlio di Enoch e il padre di Lamech (ovvero il nonno di Noè, Genesi 5:25). È stato l’uomo che ha avuto la vita più lunga di chiunque altro nella Bibbia (969 anni), morendo nell’anno del grande diluvio.
Matusalemme è anche riportato nella genealogia di Cristo, menzionato nel Nuovo Testamento greco come Μαθουσαλα (Mathousala, Luca 3:37).
L’uomo più vecchio
Secondo il libro della Genesi 5,21-27, Matusalemme era il settimo discendente diretto di Adamo secondo la linea di Set (la cosiddetta “Grande Genealogia dei Setiti” di Gen 5), figlio di Enoch, padre di Lamech e nonno di Noè. Matusalemme morì nell’anno del diluvio universale, prima del diluvio (secondo il testo masoretico di Genesi 5) oppure dopo (stando alla numerazione di Genesi 5 della Septuaginta [Codex Vaticanus], 1656 anni dopo la Creazione, nell’anno 2104 a.C. secondo il computo rabbinico che pone la Creazione nel 3760 a.C. oppure nel 2348 a.C., secondo la Bibbia di re Giacomo, che pone la Creazione nel 4004 a.C.).
Matusalemme viene citato in un passo nella Tanakh (Bibbia ebraica, Genesi 5:21-27), come facente parte della genealogia che collega Adamo a Noè. Tale genealogia è ripetuta, senza cronologia, al passo 1 Cronache 1:3, e appare anche in Luca 3:37.