Genere maschile
Scritto נֹחַ, נוֹחַ (ebraico antico)
Dal nome ebraico נֹחַ (Noach) che significa “riposare”, dal verbo נוח (nuah), riposare. Secondo l’Antico Testamento, Noè fu il costruttore dell’Arca che permise a lui, alla sua famiglia e agli animali di ogni specie di sopravvivere al grande diluvio. Dopo il diluvio ricevette il segno dell’arcobaleno come un’alleanza da DIO.
Figlio di Lamec e padre di Sem, Cam e Iafet; visse 950 anni (Gen 5:28-32; 6:10; 9:18-29; 10:1; 1Cr 1:4; Lu 3:36). Fu un uomo giusto e integro, e trovò grazia agli occhi del Signore (Gen 6:8-9; Sir 44:17; Ez 14:14, 20). Fu salvato in un’arca quando DIO punì il mondo con il diluvio (Gen 6:11-8:22; Mt 24:37-38; Lu 17:26-27; Eb 11:7; 1P 3:20; 2P 2:5). Con lui DIO fece un patto di non distruggere mai più la terra con un diluvio (Gen 9:1-17; Is 54:9).
Il nome Noè appare 8 volte nel Nuovo Testamento (scritto Νωε, Noe), dal suo elenco come antenato di Cristo (Luca 3:36) al corteo di eroi della fede di Paolo (Ebrei 11:7) e la seconda epistola di Pietro in cui chiama Noè come predicatore di giustizia (2 Pietro 2:5;
Il Diluvio nella Bibbia
La narrazione del diluvio della Genesi si trova nei capitoli 6-9 del Libro della Genesi, nella Bibbia. DIO intendeva riportare la Terra al suo stato pre-Creazione di caos inondando la Terra a causa dei grandi peccati dell’umanità, per poi ricrearla utilizzando il microcosmo dell’arca di Noè. Così, il diluvio può essere considerato non come un normale allagamento delle terre emerse, ma un’inversione della Creazione. La narrazione discute il male dell’umanità che spinse DIO a distruggere il Mondo attraverso il diluvio, la preparazione dell’arca per alcuni animali, Noè e la sua famiglia, e la garanzia di DIO (il Patto di Noè) per la continuità dell’esistenza della vita sotto la promessa che non avrebbe mai mandato un altro diluvio.
Noè nell’Islam
Noè è conosciuto in Arabo con il nome di Nuh (arabo: نُوْحٌ, romanizzato: Nūḥ), ed è riconosciuto nell’Islam come profeta e messaggero di DIO. È uno dei profeti Ulu’l azm, ovvero la lista dei profeti menzionati nel Corano. La missione di Noè era di avvertire il suo popolo, ormai affondato nella depravazione e nel peccato, così DIO incaricò Noè di predicare al popolo, consigliandogli di abbandonare l’idolatria e di adorare solo il Signore e di vivere una vita giusta e pura. Ma il popolo rifiutò di ravvedersi, portando così al Diluvio.
La missione di Noè aveva un doppio carattere: doveva mettere in guardia il suo popolo, chiedendo loro di pentirsi e, allo stesso tempo, doveva predicare la misericordia e il perdono di DIO, promettendo loro la lieta novella se avessero condotto una vita retta. Riferimenti a Noè sono sparsi in tutto il Corano, e c’è persino un’intera sura che porta il suo nome, Nūḥ (Corano 71:1-28).