Non c’è cosa più potente di una preghiera fatta da un giusto per invocare la giustizia del PADRE e la sconfitta del nemico. Il Salmo 17 può essere considerato la preghiera dei giusti che invocano l’intervento Divino nelle proprie vite (vv. 1-7). Il credente non è esente dall’essere messo alla prova, ma egli nel suo animo, e attraverso la propria condotta, continua a persevavare lungo la Via della Giustizia, evitando le azioni malvagie (vv. 4b-5). Per questo invoca il SIGNORE con fede (v. 6a) confidando nella Sua protezione dai suoi nemici (v. 8b-10) che con il male lo circondano. Continua la sua supplica e preghiera, confidando nella Divina intercessione e liberazione attraverso l’uccisione dei malvagi (vv. 13-14a) e che egli stesso possa godere dell’Immagine Divina (denominata secondo la tradizionecon “Presenza Divina” “Shekhinah”).
Il titolo di questo salmo è semplicemente “Preghiera di Davide”. Non possiamo collegarlo a un periodo specifico della vita del Re, perché ci sono troppi momenti possibili in cui si potrebbe collegare. Questo Salmo è così importante per la Fede perchè sottolinea quanta fiducia in DIO c’è nel vero credente, e seppure la sua mancanza di fiducia in se stesso e nelle circostanze terrene, e la sua speranza è quello che lo farà elevare. Un giusto al di sopra dei malvagi.
Testo
Preghiera di Davide
תְּפִלָּ֗ה לְדָ֫וִ֥ד שִׁמְעָ֚ה יְהֹוָ֨ה | צֶ֗דֶק הַקְשִׁ֥יבָה רִנָּתִ֗י הַֽאֲזִ֥ינָה תְפִלָּתִ֑י בְּ֜לֹ֗א שִׂפְתֵ֥י מִרְמָֽה
1 O SIGNORE, ascolta ciò che è giusto, sii attento al mio grido; porgi l’orecchio alla mia preghiera che non proviene da labbra bugiarde.
מִלְּפָנֶיךָ מִשְׁפָּטִ֣י יֵצֵ֑א עֵ֜ינֶ֗יךָ תֶּֽחֱזֶ֥ינָה מֵּֽישָׁרִֽים
2 Che il mio giudizio esca dal tuo cospetto, possano i Tuoi occhi vedere le mie azioni giuste.
בָּ֘חַ֚נְתָּ לִבִּ֨י | פָּ֘קַ֚דְתָּ לַּ֗יְלָה צְרַפְתַּ֥נִי בַל־תִּמְצָ֑א זַ֜מֹּתִ֗י בַּל־יַֽעֲבָר־פִּֽי
3 Tu hai provato il mio cuore, mi hai visitato nella notte; mi hai scrutato e non hai trovato nulla. Se penso [qualcosa di male], che non passi sulla mia bocca.
לִפְעֻלּ֣וֹת אָ֖דָם בִּדְבַ֣ר שְׂפָתֶ֑יךָ אֲנִ֥י שָׁ֜מַ֗רְתִּי אָרְח֥וֹת פָּרִֽיץ
4 Quanto alle opere degli uomini, io, per ubbidire alla parola delle Tue labbra, mi sono guardato dalle vie del violento.
תָּמֹ֣ךְ אֲ֖שֻׁרַי בְּמַעְגְּלוֹתֶ֑יךָ בַּל־נָמ֥וֹטוּ פְעָמָֽי
5 Oh sostieni i miei passi nelle Tue Vie, perché i miei piedi non vacillino.
אֲנִ֣י קְ֖רָאתִיךָ כִּֽי־תַֽעֲנֵ֣נִי אֵ֑ל הַט־אָזְנְךָ֥ לִ֜֗י שְׁמַ֣ע אִמְרָתִֽי
6 Ti ho chiamato perché Tu mi rispondi, oh DIO. Porgi il Tuo orecchio a me, ascolta ciò che ho da dire.
הַפְלֵ֣ה חֲ֖סָדֶיךָ מוֹשִׁ֣יעַ חוֹסִ֑ים מִ֜מִּֽתְקֽוֹמְמִ֗ים בִּֽימִינֶֽךָ
7 Distingui con i Tuoi atti d’amore che salvano per mezzo della Tua mano destra, coloro che si rifugiano [in Te] da coloro che si innalzano [contro di loro].
שָׁמְרֵֽנִי כְּאִישׁ֣וֹן בַּת־עָ֑יִן בְּצֵ֥ל כְּ֜נָפֶ֗יךָ תַּסְתִּירֵֽנִי
8 Abbi cura di me come la pupilla del Tuo occhio, nascondimi all’ombra delle Tue ali,
מִפְּנֵ֣י רְ֖שָׁעִים ז֣וּ שַׁדּ֑וּנִי אֹֽיְבַ֥י בְּ֜נֶ֗פֶשׁ יַקִּ֥יפוּ עָלָֽי
9 Perché i malvagi mi hanno derubato, i miei nemici mortali che mi circondano.
חֶלְבָּ֥מוֹ סָֽגְר֑וּ פִּ֜֗ימוֹ דִּבְּר֥וּ בְגֵאֽוּת
10 [Con] il loro grasso[NOTA A], si sono rinchiusi; le loro bocche hanno parlato con superbia.
אַשֻּׁרֵנוּ עַתָּ֣ה סְבָב֑וּנוּ (כתיב סְבָב֑וּניּ) עֵֽינֵיהֶ֥ם יָ֜שִׁ֗יתוּ לִנְט֥וֹת בָּאָֽרֶץ
11 Ora ci hanno circondato [sono] sulle nostre orme, hanno posto i loro occhi scrutatori sopra le terra.
דִּמְיֹנ֗וֹ כְּ֖אַרְיֵה יִכְס֣וֹף לִטְרֹ֑ף וְ֜כִכְפִ֗יר יֹשֵׁ֥ב בְּמִסְתָּרִֽים
12 Il suo aspetto è come un leone, che brama la preda, e come un giovane leone, che sta in agguato in luoghi nascosti.
קוּמָ֚ה יְהֹוָ֗ה קַדְּמָ֣ה פָ֖נָיו הַכְרִיעֵ֑הוּ פַּלְּטָ֥ה נַ֜פְשִׁ֗י מֵֽרָשָׁ֥ע חַרְבֶּֽךָ
13 Alzati, oh SIGNORE, affrontalo, abbattilo, liberami dall’empio con la Tua spada,
מִֽמְתִ֥ים יָֽדְךָ֨ | יְהֹוָ֡ה מִֽמְתִ֥ים מֵחֶ֗לֶד חֶלְקָ֥ם בַּֽחַיִּים֘ וּצְפֽוּנְךָ֘ (כתיב וּצְפֽיּנְךָ֘) תְּמַלֵּ֪א בִ֫טְנָ֥ם יִשְׂבְּע֥וּ בָנִ֑ים וְהִנִּ֥יחוּ יִ֜תְרָ֗ם לְעֽוֹלְלֵיהֶֽם
14 tra coloro che muoiono per Mano Tua oh SIGNORE, quelli che muoiono di vecchiaia, la cui porzione è nella loro vita e il cui ventre Tu riempirai con il Tuo tesoro nascosto, che hanno figli in abbondanza e lasciano la loro prosperità ai loro bambini.
אֲנִ֗י בְּ֖צֶדֶק אֶֽחֱזֶ֣ה פָנֶ֑יךָ אֶשְׂבְּעָ֥ה בְ֜הָקִ֗יץ תְּמֽוּנָתֶֽךָ
15 Io [invece] vedrò il Tuo volto con la giustizia, e sarò soddisfatto della Tua immagine al mio risveglio.
[NOTA] Il grasso è inteso come la “ricchezza”, quella smodata che chiude gli occhi verso gli altri e “ingrassa” solo se stessi
Commento
1. (1-2) Davide, che rappresenta “il giusto” presenta la sua causa al SIGNORE.
Davide inizia l’appello a DIO dichiarando per prima cosa la giustizia della sua causa, fiducioso che il SIGNORE assiste al lamento di chi è oppresso ma è nella ragione.
Certamente si deve notare che è del tutto possibile che qualcuno pensi che la sua causa sia giusta, quando invece non lo è, o che entrambe le parti in una contesa siano assolutamente convinte che la propria causa sia giusta. QUindi in questo inizio del Salmo si comprende che prima di tutto da crdenti dobbiamo esaminare la nostra causa nel modo più imparziale possibile, guardandola dalla prospettiva, e da quella degli altri, essendo sempre focalizzati nel fare ciò che è veramente giusto piuttosto che semplicemente a ciò che ci sembra giusto perchè ci favorisce.
Il pianto è la prima espressione umana e per molti versi il più naturale dei suoni. C’è un enorme potere nel grido di un bambino che entra nel cuore di un genitore e ne richiama l’attenzione.
Porgi l’orecchio alla mia preghiera che non viene da labbra menzognere: Anche se Davide era convinto della giustizia della sua causa, era anche attento a parlare onestamente del suo problema.
Egli si “presenta” a DIO con una certa fiducia attraverso una coscienza provata.
Fa’ che la mia rivendicazione venga da Te che sei DIO, “dalla Tua presenza”. Davide non voleva una rivendicazione che venisse da se, come nella sua lunga lotta con il re Saul, Davide ebbe diverse opportunità di vendicarsi, ma rifiutò e aspettò finché la vendetta non venne dell’Alto.
Lascia che i Tuoi occhi guardino le cose rette: Davide formula la sua richiesta in un modo che mette più in evidenza la giustizia di DIO che la sua personale causa. Egli credeva che la sua causa sia giusta, ma parla in un modo da riporre più importanza alle cose giuste.
I credenti non desidero nulla che sia semplicemente dannoso o ingiusto, ma solo che DIO giudichi giustamente tra lui e i suoi nemici, e rivendichi la sua fedeltà nel mantenere la promessa che il CREATORE ha fatto ai retti di cuore.
2. (3-4) Una supplica da un cuore che soffre.
Davide sa di essere stato messo alla prova ma dimostra un livello di pazienza e maturità tale che attende i “tempi” che DIO ha stabilito per salvarlo. Ma nel suo saper accettare non smette di supplicare un desiderato intervento da parte del PADRE delle Giustizia. Ci si deve sempre “avvicinare” a DIO con un cuore pronto e aperto ad essere tanto condannati e corretti, quanto salvati e giustificati.
Davide, da vero giusto, era attento a non parlare in modo peccaminoso nella sua situazione di difficoltà. Poteva parlare in un modo che avrebbe potuto ingannare gli altri o se stesso, e promuovere la propria causa a spese della giustizia di DIO, ma Davide in questo versetto 4 si propone che non sarebbe stato così.
Per la parola delle tue labbra, mi sono tenuto lontano dai sentieri empi: Questo era uno dei motivi per cui Davide era bravo in questo tipo di forte autoanalisi. Viveva seguendo solo la Parola e la Legge di DIO.
Davide imparò e mostrò questa lezione più e più volte durante la sua lunga disputa con il re Saul. Doveva proteggere se stesso, la sua famiglia e i suoi uomini da Saul senza diventare egli stesso un distruttore contorto ed egoista come Saul.
3. (5) Sostieni i miei passi.
Davide sente che era in pericolo di cadere o di scivolare, perchè la vera sconfitta avviene solo se la propria giusta condotta cambia, è questo l’obbiettivo di Satana, il Tentatore. Il giusto ha bisogno che DIO sorregge i suoi passi, perchè è consapevole della sua fragilità umana.
La Parola di DIO ci dà la giusta direzione, e dirigersi lungo le Sue Vie ci fa muovere con umiltà, la stessa della preghiera di Davide. Egli vuole essere sostenuto, ma solo lungo i sentieri che continuano a muoversi attraverso il bene, seppure a volte siano ripidi e provocano cadute ed escoreazioni, avvenimenti necessari per imparare meglio a muoverci e a fare scelte migliori, fortificati.
4. (6-9) Tienimi al sicuro grazie alla forza che Tu mi doni.
La calma fiducia di Davide nel mezzo della sua sciagura è confortante per ogni credente. Anche se i suoi problemi non erano ancora spariti, era ancora fiducioso che DiIO prima o poi, e presto lo avrebbe liberato.
Questo salmo è un grande modello di preghiera, non limitandosi a chiedere ciò che si vuole o di cui si ha bisogno, non si deve convincere DIO a fare qualcosa che in realtà non vuole fare, ma nell’invocazione il credente medita sull’accaduto più nel profondo e ne comprende i significati inizialmente nascosti per crescere e scalare ancora una volta verso il suo perfezionamento spirituale. E Davide continua chiedendo che questo amore speciale che DIO riserva ai giusti gli fosse mostrato dalla potenza di DIO (la Tua mano destra).
La “pupilla dei tuoi occhi” era una frase usata per descrivere qualcosa di estremamente prezioso, ma anche delicata e facilmente feribile e che quindi richiedeva protezione speciale. Davide voleva essere custodito da DIO come se fosse qualcosa di prezioso ma anche fragile.
Nascondimi sotto l’ombra delle Tue ali: Questa è un’altra potente figura retorica, l’idea è quella di un uccello che protegge i suoi piccoli dai predatori e dai pericoli raccogliendoli e riscaldandoli sotto le sue ali.
5. (10-14) Sconfiggi i miei nemici orgogliosi ed arroganti.
Davide descrive i suoi nemici mortali che lo opprimevano, e Il significato di “grasso” ovvero “l’eccesso” è chiaramente che l’orgoglio è il figlio dell’abbondanza, generato dall’autoindulgenza, che indurisce i cuori degli uomini contro il timore di DIO e l’amore del loro prossimo.
“Ci hanno circondato” “posato gli occhi” “accovacciati come un leone”: Davide ha descritto le azioni pericolose, selvagge come le bestie dei suoi nemici. Lo avrebbero distrutto come un leone distrugge la sua preda.
Alzati, o SIGNORE: Davide dichiara la sua dipendenza da DIO perché lo protegga. Davide ha bisogno a conferma della sua rettitudine e fede di vedere il suo nemico sconfitto dalla mano di DIO, non dalla sua mano.
“Libera la mia vita dai malvagi”: Davide riconobbe che una caratteristica dei nemici dei credenti era che guardavano molto più a questa vita che all’eternità. Un grossissimo errore che porta all’errore in vita, e alla sconfitta nell’Aldilà.
4. (15) La fiducia costante del giusto.
In contrapposizione al versetto 14, dove tutto era legato alla terra, il giusto invece è lungimirante. Non invidia la loro prosperità, ma riconosce che la sua di felicità è di altra natura. Non considera la sua parte nei tesori terreni e temporali, ma nel guardare il volto di DIO. Davide era fiducioso non solo della vita dopo la morte, ma che un giorno avrebbe visto il volto di DIO, e quest’idea non è semplicemente di contatto materiale, ma di comunione senza vincoli.
“Sarò soddisfatto quando mi sveglierò”: Davide sapeva che il passaggio da questa vita alla prossima era come il risveglio, e sapeva che il mondo al di là era più reale e meno onirico del nostro.