Noemi, o Naomi (Ebraico: נעמי) Ebraico Standard Noʻomi è un personaggio biblico, la cui vicenda è narrata nel Libro di Rut. Nel Vecchio Testamento della Bibbia è narrata la storia di Noemi, suocera di Ruth, e la loro magnifica storia di Fede in DIO e amore per la famiglia.
L’etimologia del nome in Ebraico Classico (נָעֳמִי), significa “buona, piacevole, amabile, attraente.”
Originaria di Betlemme, Noemi era sposa di un uomo chiamato Elimelech, da cui aveva avuto due figli, Maclon e Chilion. In seguito ad una carestia, si trasferì con la famiglia nelle campagne di Moab, dove rimase presto vedova. I figli sposarono due donne moabite, Orpa e Rut, poi dopo circa dieci anni anch’essi morirono. Noemi si trovò dunque sola, in terra straniera, insieme alle due nuore. Cambiò il suo nome in Mara (dall’ebraico Marah che significa “amareggiata, infelice”, in opposizione a Noemi che significa “gioia, letizia”) dopo la morte del marito e dei due figli.
Poi, sentendo dire che la carestia era cessata, decise di ritornare a Betlemme e congedò le nuore, non volendo che esse si sentissero costrette a seguirla: Orpa restò in Moab, mentre Rut scelse con forza di non abbandonare la suocera.
Giunte a Betlemme, Noemi permise a Rut di fare la spigolatrice di orzo nel campo di un certo Boaz: egli era un loro parente, della famiglia di Elimelech, e questo avrebbe garantito una certa tranquillità alla giovane donna, che infatti incontrò i suoi favori e ne divenne la sposa. Noemi fu poi la nutrice di loro figlio, Obed, il futuro padre di Iesse, padre di Re Davide.
When Naomi learns that Ruth has the attention and kindness of Boaz, she counsels Ruth to approach him directly: “… [P]ut on your best attire and go down to the threshing floor. Do not make yourself known to the man before he has finished eating and drinking. But when he lies down, take note of the place where he does so. Then go, uncover a place at his feet, and lie down. He will tell you what to do.
(Ruth 3: 3-4)
Insegnamenti utili per le nostre vite di oggi dal Libro di Ruth