Identificatore del Verso | Verso in Italiano | Lingua Originale (Greco) | Traslitterazione | Verso Tradotto (Inglese) |
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Giacomo 4:7 | Sottomettetevi [nota a] dunque a Dio. Resistete al diavolo, e lui fuggirà da voi. | Ὑποτάγητε οὖν τῷ Θεῷ. ἀντίστητε δὲ τῷ διαβόλῳ καὶ φεύξεται ἀφ’ ὑμῶν. | Hypotagēte oun tō Theō. antistēte de tō diabolō kai pheuxetai aph’ hymōn. | Therefore submit to God. Resist the devil, and he will flee from you. |
Giacomo 4:8 | Avvicinatevi a Dio, e lui si avvicinerà a voi. Purificate le mani, o peccatori, e purificate i vostri cuori, voi dalla doppia anima. | ἐγγίσατε τῷ Θεῷ καὶ ἐγγιεῖ ὑμῖν. καθαρίσατε χεῖρας, ἁμαρτωλοί, καὶ ἁγνίσατε καρδίας, δίψυχοι. | Engisate tō Theō kai engiei hymin. katharisate cheiras, hamartōloi, kai hagnisate kardias, dipsychoi. | Draw near to God and He will draw near to you. Cleanse your hands, sinners; and purify your hearts, you double-minded. |
Giacomo 4:9 | Siate miserabili, lamentatevi e piangete. La vostra risata si trasformi in lutto e la vostra gioia in tristezza. | ταλαιπωρήσατε καὶ πενθήσατε καὶ κλαύσατε· ὁ γέλως ὑμῶν εἰς πένθος μεταστραφήτω καὶ ἡ χαρὰ εἰς κατήφειαν. | Talaipōrēsate kai penthēsate kai klaūsate; ho gelōs hymōn eis penthos metastraphētō kai hē chara eis katēpheian. | Be miserable and mourn and weep; let your laughter be turned to mourning and your joy to gloom. |
Giacomo 4:10 | Umiliatevi davanti al Signore, e lui vi esalterà. | ταπεινώθητε ἐνώπιον τοῦ Κυρίου καὶ ὑψώσει ὑμᾶς. | Tapeinōthēte enōpion tou Kyriou kai hypsōsei hymas. | Humble yourselves in the presence of the Lord, and He will exalt you. |
Giacomo 4:11 | Non parlate male gli uni degli altri, fratelli. Chi parla contro un fratello o giudica suo fratello, parla contro la legge e giudica la legge; ma se giudichi la legge, non sei un osservatore della legge, ma un giudice. | μὴ καταλαλεῖτε ἀλλήλων, ἀδελφοί. ὁ καταλαλῶν ἀδελφοῦ ἢ κρίνων τὸν ἀδελφὸν αὐτοῦ καταλαλεῖ νόμου καὶ κρίνει νόμον· εἰ δὲ νόμον κρίνεις, οὐκ εἶ κατεργαστὴς νόμου ἀλλὰ κριτής. | Mē katalaleite allēlōn, adelphoi. ho katalalōn adelphou ē krinōn ton adelphon autou katalalei nomou kai krinei nomon; ei de nomon krineis, ouk ei katergastēs nomou alla kritēs. | Do not speak against one another, brethren. He who speaks against a brother or judges his brother, speaks against the law and judges the law; but if you judge the law, you are not a doer of the law but a judge. |
Giacomo 4:12 | C’è un solo legislatore, colui che può salvare e distruggere: ma tu, chi sei per giudicare il tuo prossimo? | εἷς ἐστιν ὁ νομοθέτης, ὁ δυνάμενος σῶσαι καὶ ἀπολέσαι· σὺ δὲ τίς εἶ ὁ κρίνων τὸν πλησίον; | Heis estin ho nomothetēs, ho dynamenos sōsai kai apolesai; sy de tis ei ho krinōn ton plēsion? | There is only one Lawgiver and Judge, the One who is able to save and to destroy. But who are you to judge your neighbor? |
Giacomo 4:13 | Venite ora, voi che dite: “Oggi o domani andremo in questa città, trascorreremo là un anno, faremo affari e guadagneremo”; | ἄγε νῦν οἱ λέγοντες, Σήμερον ἢ αὔριον πορευσόμεθα εἰς τήνδε τὴν πόλιν καὶ ποιήσομεν ἐκεῖ ἐνιαυτὸν ἕνα καὶ ἐμπορευσόμεθα καὶ κερδήσομεν· | Age nyn hoi legontes, Sēmeron ē aurion poreusometha eis tēnde tēn polin kai poiēsometha ekei eniauton hena kai emporeusometha kai kerdisomen; | Come now, you who say, “Today or tomorrow we will go to such and such a city, and spend a year there and engage in business and make a profit.” |
Giacomo 4:14 | mentre non sapete cosa porterà il domani. Che cos’è la tua vita? Sei una nebbia che appare per un poco e poi svanisce. | οἵτινες οὐκ ἐπίστασθε τὸ τῆς αὔριον· ποία γὰρ ἡ ζωή σου; ἀτμὶς γὰρ ἐστὲ ὁ φαινομένη πρὸς ὀλίγον καὶ ἐπεῖτα ἀφανιζομένη. | Hoitines ouk epistasthe to tēs aurion; poia gar hē zōē sou; atmis gar este ho phainomenē pros oligon kai epeita aphanizomenē. | Yet you do not know what your life will be like tomorrow. You are just a vapor that appears for a little while and then vanishes away. |
Giacomo 4:15 | Invece dovreste dire: “Se il Signore vorrà, vivremo e faremo questo o quello.” | ἀντὶ τοῦ λέγειν, Ἐὰν θέλῃ ὁ Κύριος καὶ ζήσομεν καὶ ποιήσομεν τοῦτο ἢ ἐκεῖνο. | Anti tou legein, Ean thelēi ho Kyrios kai zēsometha kai poiēsometha touto ē ekeino. | Instead, you ought to say, “If the Lord wills, we will live and also do this or that.” |
Giacomo 4:16 | Ora vi vantate nelle vostre arroganze. Tutta questa vanteria è malvagia. | νῦν δὲ καυχᾶσθε ἐν ταῖς ἀλαζονείαις ὑμῶν· πᾶσα καύχησις τοιαύτη πονηρά ἐστιν. | Nyn de kauchasthe en tais alazoneiais hymōn; pasa kauchēsis toiautē ponēra estin. | But as it is, you boast in your arrogance; all such boasting is evil. |
Giacomo 4:17 | Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, per lui è peccato. | εἰδότι οὖν καλὸν ποιεῖν καὶ μὴ ποιοῦντι, ἁμαρτία αὐτῷ ἐστιν. | Eidoti oun kalon poiein kai mē poiounti, hamartia autō estin. | Therefore, to one who knows the right thing to do and does not do it, to him it is sin. |
Note:
[nota a] Anche l’Islam si fonda sulla base di questa sottomissione [a DIO] alla quale i primi giudeo-cristiani del 1° secolo si affidavano completamente come unica porta per la salvezza dello Spirito. Islam (in Arabo إسلام) è un sostantivo verbale traducibile in “sottomissione” totale [di sé a DIO] deriva dalla radice aslama, congiunzione causale di salima (“essere o porsi in uno stato di sicurezza”), ed è collegato a salām (“pace”).
[nota b] Vedi Corano 18, 23-24
Commento:
La Lettera a Giacomo
La Lettera di Giacomo è una delle 12 epistole (lettere cattoliche nel senso di “lettere universali”) del Nuovo Testamento, tradizionalmente attribuita a Giacomo fratello di Gesu, detto anche “il Giusto” e datata attorno alla fine del I secolo, tra il 70 e il 100 d.C. Nei primi secoli della Chiesa, alcuni misero in dubbio l’autenticità di questa epistola, e fra questi il vescovo Teodoro di Mopsuestia, in Cilicia; era quindi considerata una lettera deuterocanonica.
La breve lettera, per la ricchezza dei contenuti, ha cominciato a circolare tra le comunità cristiane primitive per essere letta nelle assemblee.
Si può inquadrare la sua epistola all’interno di un tema generale di paziente perseveranza durante le prove e le tentazioni, Giacomo scrive per incoraggiare i suoi lettori a vivere coerentemente con ciò che hanno imparato da Cristo. Egli vuole che i suoi lettori maturino nella loro fede in DIO vivendo ciò che dicono di credere. Egli condanna vari peccati, tra cui l’orgoglio, l’ipocrisia, il favoritismo e la calunnia. Incoraggia e implora i credenti a vivere umilmente di saggezza divina, piuttosto che di saggezza mondana, e a pregare in tutte le situazioni.
(V. 10)
v. 10. Coloro che si avvicinano a DIO in modo doveroso, troveranno il CREATORE che si avvicina a loro in modo misericordioso. Avvicinarsi a DIO nella fede, nella fiducia e nell’obbedienza, ed il PADRE si avvicinerà a voi per la vostra liberazione. Se non c’è una stretta comunione tra DIO e i fedeli, è per inadempienza esclusiva degli uomini e delle donne. DIO solleverà gli umili. Tanto ha dichiarato lo stesso Messia Gesù, sarà esaltato colui che si umiltà, Mt 23, 12. Se i credenti saranno veramente penitenti e umili sotto i segni del disappunto di DIO, dopo poco tempo saranno palesati i vantaggi della grazia Divina; solleverà dai tormenti, o solleverà gli Spiriti e per far crescere durante le difficoltà; Risolleverà per proteggere il mondo, ed eleverà i cuori al di sopra del mondo. DIO farà rivivere lo spirito degli umili (Is 57, 15), ascolterà il desiderio degli umili (Sal 10, 17) e li vivrà fino alla gloria. Prima all’onore c’è l’umiltà, il più alto onore in cielo sarà la ricompensa della più grande umiltà sulla terra.