Lettera a Giacomo 4, 7-17
Identificatore del Verso Verso in Italiano Lingua Originale (Greco) Traslitterazione Verso Tradotto (Inglese)
Giacomo 4:7 Sottomettetevi [nota a] dunque a Dio. Resistete al diavolo, e lui fuggirà da voi. Ὑποτάγητε οὖν τῷ Θεῷ. ἀντίστητε δὲ τῷ διαβόλῳ καὶ φεύξεται ἀφ’ ὑμῶν. Hypotagēte oun tō Theō. antistēte de tō diabolō kai pheuxetai aph’ hymōn. Therefore submit to God. Resist the devil, and he will flee from you.
Giacomo 4:8 Avvicinatevi a Dio, e lui si avvicinerà a voi. Purificate le mani, o peccatori, e purificate i vostri cuori, voi dalla doppia anima. ἐγγίσατε τῷ Θεῷ καὶ ἐγγιεῖ ὑμῖν. καθαρίσατε χεῖρας, ἁμαρτωλοί, καὶ ἁγνίσατε καρδίας, δίψυχοι. Engisate tō Theō kai engiei hymin. katharisate cheiras, hamartōloi, kai hagnisate kardias, dipsychoi. Draw near to God and He will draw near to you. Cleanse your hands, sinners; and purify your hearts, you double-minded.
Giacomo 4:9 Siate miserabili, lamentatevi e piangete. La vostra risata si trasformi in lutto e la vostra gioia in tristezza. ταλαιπωρήσατε καὶ πενθήσατε καὶ κλαύσατε· ὁ γέλως ὑμῶν εἰς πένθος μεταστραφήτω καὶ ἡ χαρὰ εἰς κατήφειαν. Talaipōrēsate kai penthēsate kai klaūsate; ho gelōs hymōn eis penthos metastraphētō kai hē chara eis katēpheian. Be miserable and mourn and weep; let your laughter be turned to mourning and your joy to gloom.
Giacomo 4:10 Umiliatevi davanti al Signore, e lui vi esalterà. ταπεινώθητε ἐνώπιον τοῦ Κυρίου καὶ ὑψώσει ὑμᾶς. Tapeinōthēte enōpion tou Kyriou kai hypsōsei hymas. Humble yourselves in the presence of the Lord, and He will exalt you.
Giacomo 4:11 Non parlate male gli uni degli altri, fratelli. Chi parla contro un fratello o giudica suo fratello, parla contro la legge e giudica la legge; ma se giudichi la legge, non sei un osservatore della legge, ma un giudice. μὴ καταλαλεῖτε ἀλλήλων, ἀδελφοί. ὁ καταλαλῶν ἀδελφοῦ ἢ κρίνων τὸν ἀδελφὸν αὐτοῦ καταλαλεῖ νόμου καὶ κρίνει νόμον· εἰ δὲ νόμον κρίνεις, οὐκ εἶ κατεργαστὴς νόμου ἀλλὰ κριτής. Mē katalaleite allēlōn, adelphoi. ho katalalōn adelphou ē krinōn ton adelphon autou katalalei nomou kai krinei nomon; ei de nomon krineis, ouk ei katergastēs nomou alla kritēs. Do not speak against one another, brethren. He who speaks against a brother or judges his brother, speaks against the law and judges the law; but if you judge the law, you are not a doer of the law but a judge.
Giacomo 4:12 C’è un solo legislatore, colui che può salvare e distruggere: ma tu, chi sei per giudicare il tuo prossimo? εἷς ἐστιν ὁ νομοθέτης, ὁ δυνάμενος σῶσαι καὶ ἀπολέσαι· σὺ δὲ τίς εἶ ὁ κρίνων τὸν πλησίον; Heis estin ho nomothetēs, ho dynamenos sōsai kai apolesai; sy de tis ei ho krinōn ton plēsion? There is only one Lawgiver and Judge, the One who is able to save and to destroy. But who are you to judge your neighbor?
Giacomo 4:13 Venite ora, voi che dite: “Oggi o domani andremo in questa città, trascorreremo là un anno, faremo affari e guadagneremo”; ἄγε νῦν οἱ λέγοντες, Σήμερον ἢ αὔριον πορευσόμεθα εἰς τήνδε τὴν πόλιν καὶ ποιήσομεν ἐκεῖ ἐνιαυτὸν ἕνα καὶ ἐμπορευσόμεθα καὶ κερδήσομεν· Age nyn hoi legontes, Sēmeron ē aurion poreusometha eis tēnde tēn polin kai poiēsometha ekei eniauton hena kai emporeusometha kai kerdisomen; Come now, you who say, “Today or tomorrow we will go to such and such a city, and spend a year there and engage in business and make a profit.”
Giacomo 4:14 mentre non sapete cosa porterà il domani. Che cos’è la tua vita? Sei una nebbia che appare per un poco e poi svanisce. οἵτινες οὐκ ἐπίστασθε τὸ τῆς αὔριον· ποία γὰρ ἡ ζωή σου; ἀτμὶς γὰρ ἐστὲ ὁ φαινομένη πρὸς ὀλίγον καὶ ἐπεῖτα ἀφανιζομένη. Hoitines ouk epistasthe to tēs aurion; poia gar hē zōē sou; atmis gar este ho phainomenē pros oligon kai epeita aphanizomenē. Yet you do not know what your life will be like tomorrow. You are just a vapor that appears for a little while and then vanishes away.
Giacomo 4:15 Invece dovreste dire: “Se il Signore vorrà, vivremo e faremo questo o quello.” ἀντὶ τοῦ λέγειν, Ἐὰν θέλῃ ὁ Κύριος καὶ ζήσομεν καὶ ποιήσομεν τοῦτο ἢ ἐκεῖνο. Anti tou legein, Ean thelēi ho Kyrios kai zēsometha kai poiēsometha touto ē ekeino. Instead, you ought to say, “If the Lord wills, we will live and also do this or that.”
Giacomo 4:16 Ora vi vantate nelle vostre arroganze. Tutta questa vanteria è malvagia. νῦν δὲ καυχᾶσθε ἐν ταῖς ἀλαζονείαις ὑμῶν· πᾶσα καύχησις τοιαύτη πονηρά ἐστιν. Nyn de kauchasthe en tais alazoneiais hymōn; pasa kauchēsis toiautē ponēra estin. But as it is, you boast in your arrogance; all such boasting is evil.
Giacomo 4:17 Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, per lui è peccato. εἰδότι οὖν καλὸν ποιεῖν καὶ μὴ ποιοῦντι, ἁμαρτία αὐτῷ ἐστιν. Eidoti oun kalon poiein kai mē poiounti, hamartia autō estin. Therefore, to one who knows the right thing to do and does not do it, to him it is sin.

Note:

[nota a] Anche l’Islam si fonda sulla base di questa sottomissione [a DIO] alla quale i primi giudeo-cristiani del 1° secolo si affidavano completamente come unica porta per la salvezza dello Spirito. Islam (in Arabo إسلام‎) è un sostantivo verbale traducibile in “sottomissione” totale [di sé a DIO] deriva dalla radice aslama, congiunzione causale di salima (“essere o porsi in uno stato di sicurezza”), ed è collegato a salām (“pace”).
[nota b] Vedi Corano 18, 23-24


Commento:

La Lettera a Giacomo

La Lettera di Giacomo è una delle 12 epistole (lettere cattoliche nel senso di “lettere universali”) del Nuovo Testamento, tradizionalmente attribuita a Giacomo fratello di Gesu, detto anche “il Giusto” e datata attorno alla fine del I secolo, tra il 70 e il 100 d.C. Nei primi secoli della Chiesa, alcuni misero in dubbio l’autenticità di questa epistola, e fra questi il vescovo Teodoro di Mopsuestia, in Cilicia; era quindi considerata una lettera deuterocanonica.
La breve lettera, per la ricchezza dei contenuti, ha cominciato a circolare tra le comunità cristiane primitive per essere letta nelle assemblee.

Si può inquadrare la sua epistola all’interno di un tema generale di paziente perseveranza durante le prove e le tentazioni, Giacomo scrive per incoraggiare i suoi lettori a vivere coerentemente con ciò che hanno imparato da Cristo. Egli vuole che i suoi lettori maturino nella loro fede in DIO vivendo ciò che dicono di credere. Egli condanna vari peccati, tra cui l’orgoglio, l’ipocrisia, il favoritismo e la calunnia. Incoraggia e implora i credenti a vivere umilmente di saggezza divina, piuttosto che di saggezza mondana, e a pregare in tutte le situazioni.

(V. 10)

v. 10. Coloro che si avvicinano a DIO in modo doveroso, troveranno il CREATORE che si avvicina a loro in modo misericordioso. Avvicinarsi a DIO nella fede, nella fiducia e nell’obbedienza, ed il PADRE si avvicinerà a voi per la vostra liberazione. Se non c’è una stretta comunione tra DIO e i fedeli, è per inadempienza esclusiva degli uomini e delle donne. DIO solleverà gli umili. Tanto ha dichiarato lo stesso Messia Gesù, sarà esaltato colui che si umiltà, Mt 23, 12. Se i credenti saranno veramente penitenti e umili sotto i segni del disappunto di DIO, dopo poco tempo saranno palesati i vantaggi della grazia Divina; solleverà dai tormenti, o solleverà gli Spiriti e per far crescere durante le difficoltà; Risolleverà per proteggere il mondo, ed eleverà i cuori al di sopra del mondo. DIO farà rivivere lo spirito degli umili (Is 57, 15), ascolterà il desiderio degli umili (Sal 10, 17) e li vivrà fino alla gloria. Prima all’onore c’è l’umiltà, il più alto onore in cielo sarà la ricompensa della più grande umiltà sulla terra.

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