Rimani in contatto con ASH (Abrahamic Study Hall)
un’aula di studio virtuale dedicata alla libertà di conoscenza,
per scoprire che la somma delle nostre abilità,
è molto più grande delle singole parti.
Ascolta il post in Audio
Getting your Trinity Audio player ready...
|
La Surah Ar-Ra’d è un capitolo del Sacro Corano che cattura il potere impressionante della creazione divina e l’inevitabile realtà della responsabilità. Il titolo “Ar-Ra’d”, che significa “Il tuono”, simboleggia sia la maestosa potenza di DIO sia i richiami alla Sua autorità disseminati nella natura. Questa Surah è un invito a riflettere sull’intricato equilibrio e sull’ordine dell’universo, sull’innegabile verità della guida divina e sulle conseguenze delle scelte umane.
Ar-Ra’d intreccia i segni della natura con profonde verità spirituali, illustrando che i cieli, la terra e tutta la creazione si sottomettono alla volontà di DIO. Il capitolo parla direttamente all’anima umana, esortandola a riconoscere il Creatore attraverso i suoi segni e a sottomettersi volentieri alla sua guida.
Il capitolo serve a ricordare la dualità dell’esistenza: benedizioni per i credenti e avvertimenti per gli incuranti. Sottolinea l’importanza della fede, della pazienza e della fermezza di fronte alle sfide della vita, evidenziando al contempo l’inevitabilità della giustizia divina.
In un mondo spesso pieno di distrazioni e dubbi, Ar-Ra’d è una testimonianza della chiarezza e della certezza della verità divina. Ci sfida a vedere oltre la superficialità e ad allineare le nostre vite ai principi eterni di giustizia, gratitudine e sottomissione a DIO.
Versetto | Testo | Translitterazione | Traduzione | Traduzione Letterale |
---|---|---|---|---|
13:1 | المر ۚ تِلْكَ ءَايَٰتُ ٱلْكِتَٰبِ ۗ وَٱلَّذِىٓ أُنزِلَ إِلَيْكَ مِن رَّبِّكَ ٱلْحَقُّ وَلَٰكِنَّ أَكْثَرَ ٱلنَّاسِ لَا يُؤْمِنُونَ | Alif-Lām-Mīm-Rā tilka āyātu al-kitābi wa-alladhī unzila ilayka min rabbika al-ḥaqqu wa-lākinna akthara an-nāsi lā yu’minūn | Alif, Lam, Mim, Ra. Questi sono i segni del Libro. Ciò che ti è stato rivelato dal tuo Signore è verità, ma la maggior parte degli uomini non crede. | Alif, Lam, Mim, Ra. Questi sono i segni del Libro. Ciò che è stato rivelato a te dal tuo Signore è la verità, ma la maggior parte delle persone non crede. |
13:2 | ٱللَّهُ ٱلَّذِى رَفَعَ ٱلسَّمَٰوَٰتِ بِغَيْرِ عَمَدٍۢ تَرَوْنَهَا ثُمَّ ٱسْتَوَىٰ عَلَى ٱلْعَرْشِ وَسَخَّرَ ٱلشَّمْسَ وَٱلْقَمَرَ ۖ كُلٌّۭ يَجْرِى لِأَجَلٍۢ مُّسَمًّىۚ يُدَبِّرُ ٱلْأَمْرَ يُفَصِّلُ ٱلْءَايَٰتِ لَعَلَّكُم بِلِقَآءِ رَبِّكُمْ تُوقِنُونَ | Allāhu alladhī rafa‘a as-samāwāti bi-ghayri ‘amadin tarawnahā thumma istawā ‘alā al-‘arshi wa-sakhkhara ash-shamsa wa-al-qamara kullun yajrī li-ajalin musamman yudabbiru al-amra yufaṣṣilu al-āyāti la‘allakum bi-liqā’i rabbikum tūqinūn | DIO è Colui che ha innalzato i cieli senza pilastri visibili; poi si è stabilito sul Trono. Ha soggiogato il sole e la luna: ciascuno di essi percorre un termine stabilito. Egli ordina ogni cosa e dettaglia i segni affinché possiate essere certi dell’incontro con il vostro Signore. | DIO è Colui che ha sollevato i cieli senza pilastri che possiate vedere, poi si è stabilito sul Trono. Ha soggiogato il sole e la luna, ognuno dei quali segue il proprio corso fino a un termine stabilito. Egli regola l’ordine e dettaglia i segni affinché possiate credere all’incontro con il vostro Signore. |
13:3 | وَهُوَ ٱلَّذِى مَدَّ ٱلْأَرْضَ وَجَعَلَ فِيهَا رَوَٰسِىَ وَأَنْهَٰرًۭا ۖ وَمِن كُلِّ ٱلثَّمَرَٰتِ جَعَلَ فِيهَا زَوْجَيْنِ ٱثْنَيْنِ ۖ يُغْشِى ٱلَّيْلَ ٱلنَّهَارَ ۚ إِنَّ فِى ذَٰلِكَ لَءَايَٰتٍۢ لِّقَوْمٍۢ يَتَفَكَّرُونَ | Wa-huwa alladhī madda al-arḍa wa-ja‘ala fīhā rawāsiya wa-anhāran wa-min kulli ath-thamarāti ja‘ala fīhā zawjayni ithnayni yughshī al-layla an-nahāra inna fī dhālika la-āyātin li-qawmin yatafakkarūn | Egli è Colui che ha disteso la terra, vi ha posto montagne e fiumi, e di ogni frutto ha creato due generi. Copre il giorno con la notte. In ciò vi sono segni per un popolo che riflette. | Egli è Colui che ha disteso la terra, vi ha posto montagne stabili e fiumi, e ha creato in essa frutti di due tipi. Ricopre il giorno con la notte. In ciò vi sono segni per coloro che riflettono. |
13:4 | وَفِى ٱلْأَرْضِ قِطَعٌۭ مُّتَجَٰوِرَٰتٌۭ وَجَنَّٰتٌۭ مِّنْ أَعْنَٰبٍۢ وَزَرْعٌۭ وَنَخِيلٌۭ صِنْوَانٌۭ وَغَيْرُ صِنْوَانٍۢ يُسْقَىٰ بِمَآءٍۢ وَٰحِدٍۢ وَنُفَضِّلُ بَعْضَهَا عَلَىٰ بَعْضٍۢ فِى ٱلْأُكُلِ ۚ إِنَّ فِى ذَٰلِكَ لَءَايَٰتٍۢ لِّقَوْمٍۢ يَعْقِلُونَ | Wa-fi al-arḍi qiṭa‘un mutajāwirātun wa-jannātun min a‘nābin wa-zar‘un wa-nakhīlun ṣinwānun wa-ghayru ṣinwānin yusqā bi-mā’in wāḥidin wa-nufaḍḍilu ba‘ḍahā ‘alā ba‘ḍin fi al-ukuli inna fī dhālika la-āyātin li-qawmin ya‘qilūn | E sulla terra vi sono appezzamenti vicini, giardini di viti, cereali, palme da dattero, alcune cresciute da una stessa radice e altre no. Vengono irrigati con la stessa acqua, ma Noi facciamo sì che alcuni siano migliori di altri per sapore. In ciò vi sono segni per un popolo che ragiona. | Sulla terra vi sono appezzamenti vicini, giardini di viti, coltivazioni e palme da dattero, alcune cresciute da un’unica radice e altre separate. Sono irrigati con la stessa acqua, ma facciamo sì che alcuni frutti siano migliori di altri. In ciò vi sono segni per chi ragiona. |
13:5 | وَإِن تَعْجَبْ فَعَجَبٌۭ قَوْلُهُمْ أَءِذَا كُنَّا تُرَٰبًا أَءِنَّا لَفِى خَلْقٍۢ جَدِيدٍۭ ۗ أُو۟لَٰٓئِكَ ٱلَّذِينَ كَفَرُوا۟ بِرَبِّهِمْ ۖ وَأُو۟لَٰٓئِكَ ٱلْأَغْلَٰلُ فِىٓ أَعْنَٰقِهِمْ ۖ وَأُو۟لَٰٓئِكَ أَصْحَٰبُ ٱلنَّارِ ۖ هُمْ فِيهَا خَٰلِدُونَ | Wa-in ta‘jab fa-‘ajabun qawluhum a-idhā kunnā turāban a-innā la-fī khalqin jadīd ūlā’ika al-ladhīna kafarū bi-rabbihim wa-ūlā’ika al-aghlālu fī a‘nāqihim wa-ūlā’ika aṣḥābu an-nāri hum fīhā khālidūn | Se ti meravigli, meravigliosa è la loro affermazione: “Quando saremo polvere, saremo davvero creati di nuovo?” Essi sono coloro che non credono nel loro Signore, avranno catene al collo e saranno i compagni del Fuoco, in cui rimarranno per sempre. | Se ti sorprendi, sorprendente è la loro affermazione: “Saremo ricreati dopo essere diventati polvere?” Costoro sono coloro che hanno negato il loro Signore; avranno catene al collo e saranno compagni del Fuoco, dove rimarranno in eterno. |
Unità della Rivelazione e della Creazione:
I versetti di apertura affermano l’interconnessione tra rivelazione e creazione. I segni nei cieli e sulla terra testimoniano la saggezza e la potenza di Dio, invitando alla riflessione e al riconoscimento dell’ordine divino. L’Abrahamic Study Hall sottolinea l’eredità scritturale condivisa, vedendo questi versetti come prova di un unico Creatore che guida tutta la creazione verso l’unità e la comprensione.
Responsabilità Morale e Responsabilità:
I versetti 4-5 contrappongono la generosità divina all’ingratitudine umana. Mentre la creazione prospera sotto un unico sostentamento, gli esseri umani differiscono nella loro risposta alla guida divina. L’incredulità e l’arroganza di alcuni portano a catene spirituali, sottolineando le conseguenze del rifiuto del cammino divino.
Invito alla Riflessione:
Questi versetti incoraggiano i credenti a impegnarsi in una riflessione costante. La diversità nella creazione, l’armonia dei sistemi e la promessa di una giustizia eterna chiamano l’umanità a cercare attivamente la verità di Dio. Questo risuona profondamente con i valori abramitici di gratitudine, vita morale e impegno intellettuale.
Versetto | Testo | Translitterazione | Traduzione | Traduzione Letterale |
---|---|---|---|---|
13:6 | وَيَسْتَعْجِلُونَكَ بِٱلسَّيِّئَةِ قَبْلَ ٱلْحَسَنَةِ وَقَدْ خَلَتْ مِن قَبْلِهِمُ ٱلْمَثُلَٰتُ ۗ وَإِنَّ رَبَّكَ لَذُو مَغْفِرَةٍۢ لِّلنَّاسِ عَلَىٰ ظُلْمِهِمْ ۖ وَإِنَّ رَبَّكَ لَشَدِيدُ ٱلْعِقَابِ | Wa-yasta‘jilūnaka bi-as-sayi’ati qabla al-ḥasanati wa-qad khalat min qablihim al-mathulātu wa-inna rabbaka la-dhū maghfiratin li-n-nāsi ‘alā ẓulmihim wa-inna rabbaka la-shadīdu al-‘iqāb | Ti chiedono di affrettare il male prima del bene, mentre dinanzi a loro ci sono già stati esempi [di distruzione]. Il tuo Signore è certamente perdonatore verso gli uomini nonostante la loro ingiustizia, ma il tuo Signore è anche severo nel castigo. | Ti sollecitano il male prima del bene, eppure dinanzi a loro vi sono stati esempi [di castighi]. Certamente, il tuo Signore è pieno di perdono per gli uomini, nonostante le loro ingiustizie, ma è anche severo nel castigo. |
13:7 | وَيَقُولُ ٱلَّذِينَ كَفَرُوا۟ لَوْلَآ أُنزِلَ عَلَيْهِ ءَايَةٌۭ مِّن رَّبِّهِۦٓ ۗ إِنَّمَآ أَنتَ مُنذِرٌۭ ۖ وَلِكُلِّ قَوْمٍ هَادٍۢ | Wa-yaqūlu al-ladhīna kafarū lawlā unzila ‘alayhi āyatun min rabbihi inna-mā anta mundhirun wa-li-kulli qawmin hād | I miscredenti dicono: “Perché non è stato mandato un segno dal suo Signore?” Tu sei solo un ammonitore, e ogni popolo ha la sua guida. | I miscredenti dicono: “Perché non gli è stato inviato un segno dal suo Signore?” Tu sei solo un ammonitore, e ogni popolo ha la sua guida. |
13:8 | ٱللَّهُ يَعْلَمُ مَا تَحْمِلُ كُلُّ أُنثَىٰ وَمَا تَغِيضُ ٱلْأَرْحَامُ وَمَا تَزْدَادُ ۖ وَكُلُّ شَىْءٍ عِندَهُۥ بِمِقْدَارٍۢ | Allāhu ya‘lamu mā taḥmilu kullu unthā wa-mā taghīḍu al-arḥāmu wa-mā tazdādu wa-kullu shay’in ‘indahu bi-miqdār | DIO sa ciò che ogni femmina porta in grembo, ciò che diminuiscono o aumentano gli uteri. Ogni cosa presso di Lui ha una misura. | DIO conosce ciò che ogni femmina porta, ciò che diminuisce e ciò che aumenta negli uteri, e ogni cosa presso di Lui ha una misura prestabilita. |
13:9 | عَٰلِمُ ٱلْغَيْبِ وَٱلشَّهَٰدَةِ ٱلْكَبِيرُ ٱلْمُتَعَالِ | ‘Ālimu al-ghaybi wa-ash-shahādati al-kabīru al-muta‘āl | Egli è Colui che conosce l’invisibile e il visibile, il Grande, il Supremo. | Egli è il Conoscitore del visibile e dell’invisibile, il Grande, il Sublime. |
13:10 | سَوَآءٌۭ مِّنكُم مَّنْ أَسَرَّ ٱلْقَوْلَ وَمَنْ جَهَرَ بِهِۦ وَمَنْ هُوَ مُسْتَخْفٍۢ بِٱلَّيْلِ وَسَارِبٌۭ بِٱلنَّهَارِ | Sawā’un minkum man asarra al-qawla wa-man jahara bihi wa-man huwa mustakhfin bi-al-layli wa-sāribun bi-an-nahār | È uguale per Lui chi cela il discorso e chi lo manifesta, e chi si nasconde nella notte e chi cammina alla luce del giorno. | È lo stesso per Lui chi cela il proprio discorso e chi lo manifesta, e chi si nasconde nella notte o si muove apertamente di giorno. |
Misericordia e Giustizia di Dio (Versetto 6):
Questo versetto sottolinea l’equilibrio tra misericordia e giustizia di Dio. Il Suo perdono è immenso, ma la Sua punizione è severa, ricordando ai credenti la responsabilità morale. La prospettiva abramitica si allinea a questa dualità, incoraggiando la responsabilità morale, mentre si affida alla misericordia divina.
Onniscienza Divina (Versetti 7-10):
La conoscenza di Dio abbraccia tutte le azioni, visibili o nascoste, riflettendo la Sua onniscienza. Questi versetti sfidano i credenti a vivere autenticamente, poiché nulla sfugge alla Sua consapevolezza. La teologia abramitica enfatizza spesso questo attributo divino, incoraggiando una costante auto-riflessione e sincerità.
Versetto | Testo | Translitterazione | Traduzione | Traduzione Letterale |
---|---|---|---|---|
13:11 | لَهُۥ مُعَقِّبَٰتٌۭ مِّنۢ بَيْنِ يَدَيْهِ وَمِنْ خَلْفِهِۦ يَحْفَظُونَهُۥ مِنْ أَمْرِ ٱللَّهِ ۗ إِنَّ ٱللَّهَ لَا يُغَيِّرُ مَا بِقَوْمٍ حَتَّىٰ يُغَيِّرُوا۟ مَا بِأَنفُسِهِمْ ۗ وَإِذَآ أَرَادَ ٱللَّهُ بِقَوْمٍۢ سُوٓءًا فَلَا مَرَدَّ لَهُۥ ۚ وَمَا لَهُم مِّن دُونِهِۦ مِن وَالٍۢ | Lahu mu‘aqqibātun min bayni yadayhi wa-min khalfihi yaḥfaẓūnahu min amri Allāhi inna Allāha lā yughayyiru mā bi-qawmin ḥattā yughayyirū mā bi-anfusihim wa-idhā arāda Allāhu bi-qawmin sū’an fa-lā maradda lahu wa-mā lahum min dūnihi min wālin | Ha angeli che si alternano davanti e dietro di lui, proteggendolo per ordine di DIO. DIO non cambia la condizione di un popolo finché esso non cambia ciò che è in se stesso. Quando DIO vuole il male per un popolo, nulla può fermarlo; essi non hanno protettori all’infuori di Lui. | Ha angeli che lo sorvegliano davanti e dietro, per ordine di DIO. DIO non cambia la condizione di un popolo finché non cambiano loro stessi. Quando DIO decide un castigo per un popolo, nulla lo può fermare; e non avranno alcun protettore all’infuori di Lui. |
13:12 | هُوَ ٱلَّذِى يُرِيكُمُ ٱلْبَرْقَ خَوْفًۭا وَطَمَعًۭا وَيُنشِئُ ٱلسَّحَابَ ٱلثِّقَالَ | Huwa alladhī yurīkum al-barqa khawfan wa-ṭama‘an wa-yunshi’u as-saḥāba ath-thiqāl | Egli è Colui che vi mostra il lampo come paura e speranza, e forma le nubi pesanti. | Egli è Colui che vi fa vedere il lampo, fonte di paura e speranza, e fa sorgere le nuvole cariche di pioggia. |
13:13 | وَيُسَبِّحُ ٱلرَّعْدُ بِحَمْدِهِۦ وَٱلْمَلَـٰٓئِكَةُ مِنْ خِيفَتِهِۦ وَيُرْسِلُ ٱلصَّوَٰعِقَ فَيُصِيبُ بِهَا مَن يَشَآءُ ۚ وَهُمْ يُجَٰدِلُونَ فِى ٱللَّهِ وَهُوَ شَدِيدُ ٱلْمِحَالِ | Wa-yusabbiḥu ar-ra‘du bi-ḥamdihi wa-al-malā’ikatu min khīfatihi wa-yursilu aṣ-ṣawā‘iqa fa-yuṣību bihā man yashā’u wa-hum yujādilūna fī Allāhi wa-huwa shadīdu al-miḥāl | Il tuono proclama la Sua lode, così come gli angeli nel timore di Lui. Egli invia i fulmini e ne colpisce chi vuole. Eppure, essi disputano su DIO, mentre Egli è severo nella Sua punizione. | Il tuono celebra la Sua lode, e così fanno gli angeli per timore di Lui. Egli manda i fulmini e ne colpisce chi vuole. Eppure, disputano su DIO, mentre Egli è severo nel castigare. |
13:14 | لَهُۥ دَعْوَةُ ٱلْحَقِّ ۖ وَٱلَّذِينَ يَدْعُونَ مِن دُونِهِۦ لَا يَسْتَجِيبُونَ لَهُم بِشَىْءٍ إِلَّا كَبَٰسِطِ كَفَّيْهِ إِلَى ٱلْمَآءِ لِيَبْلُغَ فَاهُۥ وَمَا هُوَ بِبَٰلِغِهِۦ ۚ وَمَا دُعَآءُ ٱلْكَٰفِرِينَ إِلَّا فِى ضَلَٰلٍۢ | Lahu da‘watu al-ḥaqqi wa-al-ladhīna yad‘ūna min dūnihi lā yastajībūna lahum bi-shay’in illā ka-bāsiṭi kaffayhi ilā al-mā’i li-yablugha fāhu wa-mā huwa bi-bālighihi wa-mā du‘ā’u al-kāfirīna illā fī ḍalāl | A Lui spetta l’invocazione della verità. Coloro che invocano altri, all’infuori di Lui, non ottengono risposta, come colui che stende le mani verso l’acqua affinché gli giunga alla bocca, ma essa non gli arriva. L’invocazione dei miscredenti è solo vana illusione. | A Lui spetta l’invocazione della verità. Coloro che invocano altri oltre a Lui non ottengono alcuna risposta, come uno che tende le mani verso l’acqua per farla arrivare alla bocca, ma essa non giunge. L’invocazione dei miscredenti non è che illusione. |
13:15 | وَلِلَّهِ يَسْجُدُ مَن فِى ٱلسَّمَٰوَٰتِ وَٱلْأَرْضِ طَوْعًۭا وَكَرْهًۭا وَظِلَٰلُهُم بِٱلْغُدُوِّ وَٱلْءَاصَالِ | Wa-lillāhi yasjudu man fī as-samāwāti wa-al-arḍi ṭaw‘an wa-karhan wa-ẓilāluhum bi-al-ghudūwi wa-al-āṣāl | A DIO si prostrano tutti coloro che sono nei cieli e sulla terra, di buon grado o per forza, così come le loro ombre al mattino e alla sera. | A DIO si prostrano, di loro volontà o per costrizione, tutti coloro che sono nei cieli e sulla terra, così come le loro ombre al mattino e al tramonto. |
Segni nella Natura (Versetti 11-13):
La natura riflette la maestà di Dio: il lampo, le nuvole e il tuono glorificano il loro Creatore. Le tradizioni abramitiche interpretano questi segni come un invito a contemplare la potenza del Creatore e a cercare una connessione più profonda con Lui.
Unico Oggetto di Culto (Versetti 14-15):
La vera preghiera appartiene solo a Dio. Invocare altri è futile. Questo tema risuona con l’enfasi abramitica sul monoteismo, sottolineando l’inutilità dell’idolatria e l’importanza della devozione verso l’Unico Vero Dio.
Versetto | Testo | Translitterazione | Traduzione | Traduzione Letterale |
---|---|---|---|---|
13:16 | قُلْ مَن رَّبُّ ٱلسَّمَٰوَٰتِ وَٱلْأَرْضِ قُلِ ٱللَّهُ ۚ قُلْ أَفَٱتَّخَذْتُم مِّن دُونِهِۦ أَوْلِيَآءَ لَا يَمْلِكُونَ لِأَنفُسِهِمْ نَفْعًۭا وَلَا ضَرًّۭا ۗ قُلْ هَلْ يَسْتَوِى ٱلْأَعْمَىٰ وَٱلْبَصِيرُ أَمْ هَلْ تَسْتَوِى ٱلظُّلُمَٰتُ وَٱلنُّورُ ۗ أَمْ جَعَلُوا۟ لِلَّهِ شُرَكَآءَ خَلَقُوا۟ كَخَلْقِهِۦ فَتَشَٰبَهَ ٱلْخَلْقُ عَلَيْهِمْ ۚ قُلِ ٱللَّهُ خَٰلِقُ كُلِّ شَىْءٍۢ وَهُوَ ٱلْوَٰحِدُ ٱلْقَهَّـٰرُ | Qul man rabbus-samāwāti wal-arḍi quli Allāhu qul afattakhadhtum min dūnihi awliyā’a lā yamlikūna li-anfusihim naf‘an wa-lā ḍarrā qul hal yastawi al-a‘mā wa-l-baṣīru am hal tastawi al-ẓulumātu wa-l-nūru am ja‘alū lillāhi shurakā’a khalaqū ka-khalqihi fa-tashābaha al-khalqu ‘alayhim qulillāhu khāliqu kulli shay’in wa-huwa al-wāḥidu al-qahhār | Di’: “Chi è il Signore dei cieli e della terra?” Di’: “Allah.” Di’: “Prendete forse, all’infuori di Lui, patroni che non possono nulla né in vostro favore né contro di voi?” Di’: “Può forse essere uguale il cieco e colui che vede? Sono forse uguali le tenebre e la luce? Oppure attribuiscono a Allah compagni che creano come Egli ha creato, così che la creazione risulti loro simile?” Di’: “Allah è il Creatore di ogni cosa; Egli è l’Unico, il Supremo Dominatore.” | Di’: “Chi è il Signore dei cieli e della terra?” Rispondi: “Allah”. Di’: “Siete forse sostenuti da altri patroni che non possono aiutarvi né nuocervi?” Il cieco è forse uguale a chi vede? Sono le tenebre simili alla luce? O attribuiscono ad Allah uguali che creano come Lui ha creato? Di’: “Allah è il Creatore di tutto. Egli è l’Unico e il Vincitore Supremo”. |
13:17 | أَنزَلَ مِنَ ٱلسَّمَآءِ مَآءًۭ فَسَالَتْ أَوْدِيَةٌۭ بِقَدَرِهَا فَٱحْتَمَلَ ٱلسَّيْلُ زَبَدًۭا رَّابِيًۭا ۚ وَمِمَّا يُوقِدُونَ عَلَيْهِ فِى ٱلنَّارِ ٱبْتِغَآءَ حِلْيَةٍ أَوْ مَتَٰعٍۢ زَبَدٌۭ مِّثْلُهُۥ ۚ كَذَٰلِكَ يَضْرِبُ ٱللَّهُ ٱلْحَقَّ وَٱلْبَٰطِلَ ۚ فَأَمَّا ٱلزَّبَدُ فَيَذْهَبُ جُفَآءًۭ ۖ وَأَمَّا مَا يَنفَعُ ٱلنَّاسَ فَيَمْكُثُ فِى ٱلْأَرْضِ ۚ كَذَٰلِكَ يَضْرِبُ ٱللَّهُ ٱلْأَمْثَٰلَ | Anzala mina as-samā’i mā’an fa-sālat awdiyatun bi-qadarihā fa-iḥtamala as-saylu zabadan rābi’an wa-mimmā yūqidūna ‘alayhi fi an-nāri ibtighā’a ḥilyatin aw matā‘in zabadun mithluhu kadhālika yaḍribu Allāhu al-ḥaqqa wa-l-bāṭila fa-ammā az-zabadu fa-yadhhabu jufā’an wa-ammā mā yanfa‘u an-nāsa fa-yamkuthu fi al-arḍi kadhālika yaḍribu Allāhu al-amthāl | Egli fa scendere l’acqua dal cielo e i torrenti scorrono secondo la loro capacità. La corrente trasporta schiuma galleggiante; simile a quella che si forma con i metalli che fondono nel fuoco per trarne ornamenti o strumenti. Così Allah distingue il vero dal falso: la schiuma scompare come un nulla; mentre ciò che giova agli uomini resta sulla terra. Così Allah propone gli esempi. | Fa scendere acqua dal cielo e le valli scorrono con essa, ognuna secondo la sua capacità. La corrente porta con sé una schiuma galleggiante, simile a quella che si produce dalla fusione dei metalli. Così Allah separa il vero dal falso. La schiuma svanisce come scarto, ma ciò che giova agli uomini rimane. Così Allah espone i paragoni. |
13:18 | لِلَّذِينَ ٱسْتَجَابُوا۟ لِرَبِّهِمُ ٱلْحُسْنَىٰ ۚ وَٱلَّذِينَ لَمْ يَسْتَجِيبُوا۟ لَهُۥ لَوْ أَنَّ لَهُم مَّا فِى ٱلْأَرْضِ جَمِيعًۭا وَمِثْلَهُۥ مَعَهُۥ لَٱفْتَدَوْا۟ بِهِۦٓ ۚ أُو۟لَٰٓئِكَ لَهُمْ سُوٓءُ ٱلْحِسَابِ ۖ وَمَأْوَىٰهُمْ جَهَنَّمُ ۖ وَبِئْسَ ٱلْمِهَادُ | Lil-ladhīna istajābū li-rabbihim al-ḥusnā wa-l-ladhīna lam yastajībū lahu law anna lahum mā fi al-arḍi jamī‘an wa-mithlahu ma‘ahu la-ftadaw bihi ūlā’ika lahum sū’ al-ḥisābi wa-ma’wāhum jahannamu wa-bi’sa al-mihād | Coloro che rispondono al loro Signore avranno il bene, ma coloro che non Gli rispondono, anche se possedessero tutto ciò che è sulla terra e altrettanto, lo darebbero come riscatto. Costoro avranno un terribile rendiconto, e il loro rifugio sarà l’Inferno. Qual cattivo giaciglio! | Per coloro che rispondono al loro Signore vi sarà il bene supremo. Per chi invece non risponde, neanche se avesse tutto ciò che è sulla terra e il doppio potrebbe riscattarsi. A loro spetta il conto più severo, e l’Inferno sarà la loro dimora. Quanto è cattivo come luogo di riposo! |
Versetto | Testo | Translitterazione | Traduzione | Traduzione Letterale |
---|---|---|---|---|
13:19 | أَفَمَن يَعْلَمُ أَنَّمَآ أُنزِلَ إِلَيْكَ مِن رَّبِّكَ ٱلْحَقُّ كَمَنْ هُوَ أَعْمَىٰٓ ۚ إِنَّمَا يَتَذَكَّرُ أُو۟لُوا۟ ٱلْأَلْبَٰبِ | Afaman ya‘lamu annamā unzila ilayka min rabbika al-ḥaqqu ka-man huwa a‘mā innamā yatadhakkaru ulū al-albāb | Colui che sa che ciò che ti è stato rivelato dal tuo Signore è la verità, è forse uguale a colui che è cieco? Solo gli uomini di intelletto riflettono. | È forse uguale chi sa che ciò che ti è stato rivelato dal tuo Signore è verità e chi è cieco? Solo coloro dotati di intelletto riflettono. |
13:20 | ٱلَّذِينَ يُوفُونَ بِعَهْدِ ٱللَّهِ وَلَا يَنقُضُونَ ٱلْمِيثَٰقَ | Al-ladhīna yūfūna bi-‘ahdi Allāhi wa-lā yanquḍūna al-mīthāq | Coloro che mantengono il patto con Allah e non infrangono l’alleanza. | Coloro che osservano il patto con Allah e non rompono l’alleanza. |
13:21 | وَٱلَّذِينَ يَصِلُونَ مَآ أَمَرَ ٱللَّهُ بِهِۦٓ أَن يُوصَلَ وَيَخْشَوْنَ رَبَّهُمْ وَيَخَافُونَ سُوٓءَ ٱلْحِسَابِ | Wal-ladhīna yaṣilūna mā amara Allāhu bihi an yūṣala wa-yakhshawna rabbahum wa-yakhāfūna sū’a al-ḥisāb | E coloro che uniscono ciò che Allah ha ordinato di unire, e temono il loro Signore, e temono il rendiconto. | E coloro che mantengono ciò che Allah ha ordinato di mantenere, temono il loro Signore e il rendiconto. |
13:22 | وَٱلَّذِينَ صَبَرُوا۟ ٱبْتِغَآءَ وَجْهِ رَبِّهِمْ وَأَقَامُوا۟ ٱلصَّلَوٰةَ وَأَنفَقُوا۟ مِمَّا رَزَقْنَٰهُمْ سِرًّۭا وَعَلَانِيَةًۭ وَيَدْرَءُونَ بِٱلْحَسَنَةِ ٱلسَّيِّئَةَ أُو۟لَٰٓئِكَ لَهُمْ عُقْبَى ٱلدَّارِ | Wal-ladhīna ṣabarū ibtighā’a wajhi rabbihim wa-aqāmū aṣ-ṣalāta wa-anfāqū mimmā razaqnāhum sirran wa-‘alāniyatan wa-yadra’ūna bi-l-ḥasanati as-sayi’ata ūlā’ika lahum ‘uqbā ad-dār | E coloro che perseverano cercando il compiacimento del loro Signore, stabiliscono la preghiera, donano in segreto e in pubblico da ciò che Noi abbiamo provveduto loro, e respingono il male con il bene. A loro spetta la dimora finale. | Coloro che resistono per compiacere il loro Signore, osservano la preghiera, donano segretamente e apertamente da ciò che Noi li abbiamo provvisti, e respingono il male con il bene: a loro spetta la dimora ultima. |
13:23 | جَنَّٰتُ عَدْنٍۢ يَدْخُلُونَهَا وَمَنْ صَلَحَ مِنْ ءَابَآئِهِمْ وَأَزْوَٰجِهِمْ وَذُرِّيَّٰتِهِمْ ۖ وَٱلْمَلَـٰٓئِكَةُ يَدْخُلُونَ عَلَيْهِم مِّن كُلِّ بَابٍۢ | Jannātu ‘adnin yadkhulūnahā wa-man ṣalaḥa min ābā’ihim wa-azwājihim wa-dhurriyyātihim wa-al-malā’ikatu yadkhulūna ‘alayhim min kulli bāb | Giardini dell’Eternità: vi entreranno con i loro padri, le mogli e la loro discendenza, se sono stati giusti. Gli angeli entreranno da ogni porta. | Giardini dell’Eternità, nei quali entreranno con i loro padri, coniugi e discendenti, purché siano stati giusti. E gli angeli entreranno da ogni porta. |
13:24 | سَلَٰمٌ عَلَيْكُم بِمَا صَبَرْتُمْ ۚ فَنِعْمَ عُقْبَى ٱلدَّارِ | Salāmun ‘alaykum bimā ṣabartum fa-ni‘ma ‘uqbā ad-dār | Pace su di voi, per ciò che avete pazientemente sopportato. Quanto è meravigliosa la dimora finale! | Pace su di voi per la vostra pazienza: quanto eccellente è la dimora ultima! |
13:25 | وَٱلَّذِينَ يَنقُضُونَ عَهْدَ ٱللَّهِ مِنۢ بَعْدِ مِيثَٰقِهِۦ وَيَقْطَعُونَ مَآ أَمَرَ ٱللَّهُ بِهِۦٓ أَن يُوصَلَ وَيُفْسِدُونَ فِى ٱلْأَرْضِ أُو۟لَٰٓئِكَ لَهُمُ ٱللَّعْنَةُ وَلَهُمْ سُوٓءُ ٱلدَّارِ | Wal-ladhīna yanquḍūna ‘ahda Allāhi min ba‘di mīthāqihi wa-yaqṭa‘ūna mā amara Allāhu bihi an yūṣala wa-yufsīdūna fi al-arḍi ūlā’ika lahumu al-la‘natu wa-lahum sū’u ad-dār | Ma coloro che rompono il patto con Allah dopo averlo stretto, spezzano ciò che Allah ha ordinato di unire e seminano corruzione sulla terra, a loro spetta la maledizione e la peggiore dimora. | Coloro che infrangono il patto con Allah dopo averlo accettato, rompono ciò che Allah ha ordinato di unire e portano corruzione sulla terra: a loro spetta la maledizione e il peggior rifugio. |
Monoteismo affermato (versetto 16):
Questo versetto sottolinea la singolarità e la sovranità di DIO come Creatore. Le domande retoriche sulla cecità, sulle tenebre e sulla luce invitano i credenti a distinguere la verità dalla falsità, affermando il monoteismo come luce guida.
Verità contro falsità (versetto 17):
La metafora della schiuma contro l’acqua evidenzia la natura transitoria della falsità rispetto all’impatto duraturo della verità. Nel pensiero abramitico, la verità è eterna e serve al miglioramento dell’umanità, mentre la falsità, come la schiuma, si disperde rapidamente.
Responsabilità e risposta alla guida (versetti 18-19):
Il duplice esito di chi risponde alla guida divina e di chi la rifiuta sottolinea la responsabilità. La teologia abramitica insegna che i beni del mondo non possono riscattare un’anima; la risposta sincera alla chiamata di DIO è l’unica via di salvezza.
Virtù dei giusti (versetti 20-23):
Il rispetto delle alleanze, il mantenimento delle relazioni, la pazienza e gli atti di carità definiscono il giusto. Queste qualità riecheggiano in tutti gli insegnamenti abramitici, dimostrando che la fede è vissuta attraverso azioni che beneficiano gli altri e onorano la volontà divina.
Conseguenze della corruzione (versetto 25):
Il versetto mette in guardia contro la rottura delle alleanze divine e la diffusione della corruzione, sottolineando che tali azioni portano a maledizioni divine e alla perdita eterna. Ciò è in linea con l’etica abramitica, che enfatizza l’amministrazione, la giustizia e la responsabilità per le azioni che danneggiano l’integrità sociale e spirituale.
———————
Versetto | Testo | Translitterazione | Traduzione | Traduzione Letterale |
---|---|---|---|---|
13:26 | ٱللَّهُ يَبْسُطُ ٱلرِّزْقَ لِمَن يَشَآءُ وَيَقْدِرُ ۚ وَفَرِحُوا۟ بِٱلْحَيَوٰةِ ٱلدُّنْيَا ۖ وَمَا ٱلْحَيَوٰةُ ٱلدُّنْيَا فِى ٱلْـَٔاخِرَةِ إِلَّا مَتَٰعٌۭ | Allāhu yabsuṭu ar-rizqa liman yashā’u wa-yaqdiru wa-fariḥū bi-l-ḥayāti ad-dunyā wa-mā al-ḥayātu ad-dunyā fi al-ākhirati illā matā‘ | DIO dispensa il Suo sostentamento a chi vuole e lo limita. Essi gioiscono della vita terrena, ma la vita terrena in confronto all’altra non è che un bene effimero. | DIO amplia il sostentamento a chi vuole e lo restringe. Gioiscono della vita terrena, ma la vita terrena rispetto all’altra è solo un godimento passeggero. |
13:27 | وَيَقُولُ ٱلَّذِينَ كَفَرُوا۟ لَوْلَآ أُنزِلَ عَلَيْهِ ءَايَةٌۭ مِّن رَّبِّهِۦ ۗ قُلْ إِنَّ ٱللَّهَ يُضِلُّ مَن يَشَآءُ وَيَهْدِىٓ إِلَيْهِ مَنْ أَنَابَ | Wa-yaqūlu al-ladhīna kafarū lawlā unzila ‘alayhi āyatun min rabbihi qul inna Allāha yuḍillu man yashā’u wa-yahdī ilayhi man anāba | I miscredenti dicono: “Perché non gli è stato mandato un segno dal suo Signore?” Di’: “DIO svia chi vuole e guida verso di Lui chi si pente.” | Dicono i miscredenti: “Perché non è stato inviato a lui un segno dal suo Signore?” Di’: “DIO svia chi vuole e guida a Sé chi si pente.” |
13:28 | ٱلَّذِينَ ءَامَنُوا۟ وَتَطْمَئِنُّ قُلُوبُهُم بِذِكْرِ ٱللَّهِ ۗ أَلَا بِذِكْرِ ٱللَّهِ تَطْمَئِنُّ ٱلْقُلُوبُ | Al-ladhīna āmanū wa-taṭma’innu qulūbuhum bi-dhikri Allāhi alā bi-dhikri Allāhi taṭma’innu al-qulūb | Coloro che credono e i cui cuori trovano pace nel ricordo di DIO. Non è forse nel ricordo di DIO che i cuori trovano pace? | Coloro che credono e i cui cuori si acquietano nel ricordo di DIO. Sì, nel ricordo di DIO i cuori trovano tranquillità! |
13:29 | ٱلَّذِينَ ءَامَنُوا۟ وَعَمِلُوا۟ ٱلصَّـٰلِحَٰتِ طُوبَىٰ لَهُمْ وَحُسْنُ مَـَٔابٍۢ | Al-ladhīna āmanū wa-‘amilū aṣ-ṣāliḥāti ṭūbā lahum wa-ḥusnu ma’āb | Coloro che credono e compiono il bene avranno una buona dimora e un felice ritorno. | Coloro che credono e fanno il bene: felicità a loro e un bel luogo di ritorno. |
13:30 | كَذَٰلِكَ أَرْسَلْنَٰكَ فِىٓ أُمَّةٍۢ قَدْ خَلَتْ مِن قَبْلِهَآ أُمَمٌۭ لِتَتْلُوَا۟ عَلَيْهِمُ ٱلَّذِىٓ أَوْحَيْنَآ إِلَيْكَ وَهُمْ يَكْفُرُونَ بِٱلرَّحْمَٰنِ ۚ قُلْ هُوَ رَبِّى لَآ إِلَٰهَ إِلَّا هُوَ ۖ عَلَيْهِ تَوَكَّلْتُ وَإِلَيْهِ مَتَابِ | Kadhālika arsalnāka fi ummatin qad khalat min qablihā umamun li-tatlū ‘alayhim alladhī awḥaynā ilayka wa-hum yakfurūna bi-ar-raḥmāni qul huwa rabbī lā ilāha illā huwa ‘alayhi tawakkaltu wa-ilayhi matāb | Così ti abbiamo inviato a una comunità, preceduta da altre, affinché reciti loro ciò che ti abbiamo rivelato. Negano il Compassionevole. Di’: “Egli è il mio Signore: non c’è dio all’infuori di Lui. A Lui mi affido e a Lui ritorno.” | Così ti abbiamo mandato a una comunità preceduta da altre affinché reciti ciò che ti abbiamo rivelato. Negano il Compassionevole. Di’: “Egli è il mio Signore: non c’è altro dio che Lui. A Lui mi affido e a Lui ritorno.” |
13:31 | وَلَوْ أَنَّ قُرْءَانًا سُيِّرَتْ بِهِ ٱلْجِبَالُ أَوْ قُطِّعَتْ بِهِ ٱلْأَرْضُ أَوْ كُلِّمَ بِهِ ٱلْمَوْتَىٰ ۗ بَل لِّلَّهِ ٱلْأَمْرُ جَمِيعًا ۗ أَفَلَمْ يَا۟يْـَٔسِ ٱلَّذِينَ ءَامَنُوٓا۟ أَن لَّوْ يَشَآءُ ٱللَّهُ لَهَدَى ٱلنَّاسَ جَمِيعًا ۗ وَلَا يَزَالُ ٱلَّذِينَ كَفَرُوا۟ تُصِيبُهُم بِمَا صَنَعُوا۟ قَارِعَةٌ أَوْ تَحُلُّ قَرِيبًۭا مِّن دَارِهِمْ حَتَّىٰ يَأْتِىَ وَعْدُ ٱللَّهِ ۚ إِنَّ ٱللَّهَ لَا يُخْلِفُ ٱلْمِيعَادَ | Wa-law anna qur’ānan suyyirat bihi al-jibālu aw quṭṭi‘at bihi al-arḍu aw kullima bihi al-mawtā bal lillāhi al-amru jamī‘an a-falam yay’asi al-ladhīna āmanū anna law yashā’u Allāhu la-hadā an-nāsa jamī‘an wa-lā yazālu al-ladhīna kafarū tuṣībuhum bimā ṣana‘ū qāri‘atun aw taḥullu qarīban min dārihim ḥattā ya’tiya wa‘du Allāhi inna Allāha lā yukh’lifu al-mī‘ād | Se ci fosse un monito capace di muovere le montagne o spezzare la terra o far parlare i morti… No! L’ordine è tutto nelle mani di DIO. Non si rendono conto i credenti che, se DIO volesse, guiderebbe tutta l’umanità? Quanto ai miscredenti, non cesserà di colpirli una calamità per ciò che hanno fatto o di abbattersi nei pressi delle loro dimore, finché non giunga la promessa di DIO. In verità, DIO non manca alla promessa. | Se vi fosse un monito che spostasse montagne, spezzasse la terra o facesse parlare i morti… Ma ogni ordine appartiene a DIO. Non sanno forse i credenti che se DIO volesse guiderebbe tutti? I miscredenti saranno colpiti da disgrazie per ciò che hanno fatto, finché non giunga la promessa di DIO. In verità, DIO non manca alla Sua promessa. |
13:32 | وَلَقَدِ ٱسْتُهْزِئَ بِرُسُلٍۢ مِّن قَبْلِكَ فَأَمْلَيْتُ لِلَّذِينَ كَفَرُوا۟ ثُمَّ أَخَذْتُهُمْ ۖ فَكَيْفَ كَانَ عِقَابِ | Wa-laqad istuhzi’a bi-rusulin min qablika fa-amlaytu li-l-ladhīna kafarū thumma akhadhtuhum fa-kayfa kāna ‘iqābi | Si beffarono dei messaggeri che vennero prima di te. Concessi tregua ai miscredenti, poi li afferrai. Quale fu la Mia punizione! | Si derisero i messaggeri prima di te. Concessi tregua ai miscredenti, poi li presi. Quanto severa fu la Mia punizione! |
13:33 | أَفَمَنْ هُوَ قَآئِمٌ عَلَىٰ كُلِّ نَفْسٍۢ بِمَا كَسَبَتْ ۗ وَجَعَلُوا۟ لِلَّهِ شُرَكَآءَ قُلْ سَمُّوهُمْ ۚ أَمْ تُنَبِّـُٔونَهُۥ بِمَا لَا يَعْلَمُ فِى ٱلْأَرْضِ أَم بِظَٰهِرٍۭ مِّنَ ٱلْقَوْلِ ۗ بَلْ زُيِّنَ لِلَّذِينَ كَفَرُوا۟ مَكْرُهُمْ وَصُدُّوا۟ عَنِ ٱلسَّبِيلِ ۗ وَمَن يُضْلِلِ ٱللَّهُ فَمَا لَهُۥ مِنْ هَادٍۢ | Afaman huwa qā’imun ‘alā kulli nafsin bimā kasabat wa-ja‘alū lillāhi shurakā’a qul sammūhum am tunabbi’ūnahu bimā lā ya‘lamu fi al-arḍi am bi-ẓāhirin min al-qawli bal zuyyina li-l-ladhīna kafarū makruhum wa-ṣuddū ‘ani as-sabīli wa-man yuḍlil Allāhu fa-mā lahu min hād | Colui che vigila su ogni anima per ciò che ha fatto è forse simile a chi ha inventato menzogne contro DIO? Di’: “Assegnate loro un nome. Volete forse informare DIO di qualcosa che non conosce sulla terra? Oppure è solo un’apparenza di parole?” No, le macchinazioni dei miscredenti sono state rese belle ai loro occhi e sono stati allontanati dal sentiero. Chi DIO svia, non avrà alcuna guida. | È forse uguale Colui che osserva ogni anima per ciò che ha fatto e chi attribuisce compagni a DIO? Di’: “Assegnate loro un nome. Informate forse DIO di ciò che non sa sulla terra o è solo una parola vana?” No, il complotto dei miscredenti è stato reso bello per loro e sono stati allontanati dal giusto cammino. Chi DIO svia, non avrà guida. |
13:34 | لَهُمْ عَذَابٌۭ فِى ٱلْحَيَوٰةِ ٱلدُّنْيَا وَلَعَذَابُ ٱلْـَٔاخِرَةِ أَشَقُّ ۖ وَمَا لَهُم مِّنَ ٱللَّهِ مِن وَاقٍۢ | Lahum ‘adhābun fi al-ḥayāti ad-dunyā wa-la-‘adhābu al-ākhirati ashaqqu wa-mā lahum min Allāhi min wāqin | Subiranno un castigo in questa vita, ma il castigo dell’altra sarà più duro e non avranno alcun protettore contro DIO. | Per loro c’è un castigo nella vita terrena, ma il castigo nell’altra sarà più duro, e non avranno alcun protettore contro DIO. |
13:35 | مَّثَلُ ٱلْجَنَّةِ ٱلَّتِى وُعِدَ ٱلْمُتَّقُونَ ۖ تَجْرِى مِن تَحْتِهَا ٱلْأَنْهَٰرُ أُكُلُهَا دَآئِمٌۭ وَظِلُّهَا ۚ تِلْكَ عُقْبَى ٱلَّذِينَ ٱتَّقَوْا۟ ۖ وَعُقْبَى ٱلْكَٰفِرِينَ ٱلنَّارُ | Mathalu al-jannati allatī wudi‘a al-muttaqūna tajrī min taḥtihā al-anhāru ukuluhā dā’imun wa-ẓiluhā tilka ‘uqbā al-ladhīna attaqaw wa-‘uqbā al-kāfirīna an-nāru | L’esempio del Paradiso promesso ai timorati: vi scorrono fiumi sotto di esso, il suo cibo è eterno e anche la sua ombra. Questo è il destino dei pii, mentre il destino dei miscredenti è il Fuoco. | L’esempio del Paradiso promesso ai timorati: sotto di esso scorrono fiumi, il suo cibo è perpetuo, così come la sua ombra. Questo è il fine dei pii; il fine dei miscredenti è il Fuoco. |
Natura temporanea di questa vita (versetti 26-27):
Questi versetti sottolineano la natura fugace della vita terrena rispetto all’Aldilà. Il pensiero abramitico si allinea a questo, esortando i credenti a dare priorità alle ricompense eterne rispetto ai piaceri temporanei, confidando nella saggezza di DIO nel provvedere e nel guidare.
Tranquillità attraverso il ricordo (versetti 28-29):
La vera pace risiede nel ricordo di DIO, un tema centrale nella teologia abramitica. Questi versetti ricordano ai credenti che la realizzazione spirituale trascende i guadagni materiali e le lotte mondane.
Rivelazione divina e risposta umana (versetti 30-31):
I profeti portano la guida divina, ma la fede rimane una scelta. La natura miracolosa del Corano è un invito alla riflessione. Le tradizioni abramitiche sottolineano che i miracoli da soli non assicurano la fede; la chiave è la ricerca sincera di DIO.
Giustizia e responsabilità (versetti 32-34):
Gli schemi umani non possono annullare la giustizia divina. Questi versetti mettono in guardia dall’arroganza e dalla negazione di DIO, facendo eco al principio abramitico della responsabilità finale e all’inutilità di opporsi alla volontà divina.
Paradiso vs. Fuoco (versetto 35):
Il vivido contrasto tra le gioie eterne del Paradiso e il tormento dell’Inferno serve a ricordare le scelte e le loro conseguenze. Ciò si allinea con l’attenzione abramitica alla responsabilità morale e alla giustizia divina.
Versetto | Testo | Translitterazione | Traduzione | Traduzione Letterale |
---|---|---|---|---|
13:36 | وَٱلَّذِينَ ءَاتَيْنَٰهُمُ ٱلْكِتَٰبَ يَفْرَحُونَ بِمَآ أُنزِلَ إِلَيْكَ ۖ وَمِنَ ٱلْأَحْزَابِ مَن يُنكِرُ بَعْضَهُۥ ۚ قُلْ إِنَّمَآ أُمِرْتُ أَنْ أَعْبُدَ ٱللَّهَ وَلَآ أُشْرِكَ بِهِۦٓ ۚ إِلَيْهِ أَدْعُوا۟ وَإِلَيْهِ مَـَٔابِ | Wal-ladhīna ātaynāhumu al-kitāba yafraḥūna bimā unzila ilayka wa-min al-aḥzābi man yunkiru ba‘ḍahu qul innamā umirtu an a‘buda Allāha wa-lā ushrika bihi ilayhi ad‘ū wa-ilayhi ma’āb | Coloro ai quali abbiamo dato il Libro si rallegrano per ciò che ti è stato rivelato, ma alcuni di coloro che appartengono ai partiti ne negano una parte. Di’: “Mi è stato ordinato di adorare DIO e di non associarGli alcunché. A Lui invito e a Lui è il mio ritorno.” | Coloro ai quali abbiamo dato il Libro gioiscono per ciò che ti è stato rivelato, ma tra le fazioni ce ne sono alcuni che negano parte di esso. Di’: “Sono stato comandato di adorare DIO senza associarGli nulla. A Lui chiamo e a Lui ritorno.” |
13:37 | وَكَذَٰلِكَ أَنزَلْنَٰهُ حُكْمًا عَرَبِيًّۭا ۚ وَلَئِنِ ٱتَّبَعْتَ أَهْوَآءَهُم بَعْدَ مَا جَآءَكَ مِنَ ٱلْعِلْمِ مَا لَكَ مِنَ ٱللَّهِ مِن وَلِىٍّۢ وَلَا وَاقٍۢ | Wa-kadhālika anzalnāhu ḥukman ‘arabiyyan wa-la-ini ittaba‘ta ahwā’ahum ba‘da mā jā’aka mina al-‘ilmi mā laka mina Allāhi min waliyyin wa-lā wāqin | Così abbiamo fatto scendere [il Corano] come un giudizio in lingua araba. Se segui i loro desideri dopo che ti è giunta la conoscenza, non avrai alcun protettore o difensore contro DIO. | Così abbiamo rivelato [il Corano] come un giudizio in arabo. Se segui i loro desideri dopo che la conoscenza ti è arrivata, non avrai alcun protettore né soccorritore contro DIO. |
13:38 | وَلَقَدْ أَرْسَلْنَا رُسُلًۭا مِّن قَبْلِكَ وَجَعَلْنَا لَهُمْ أَزْوَٰجًۭا وَذُرِّيَّةًۭ ۚ وَمَا كَانَ لِرَسُولٍ أَنْ يَأْتِىَ بِـَٔايَةٍ إِلَّا بِإِذْنِ ٱللَّهِ ۗ لِكُلِّ أَجَلٍۢ كِتَابٌۭ | Wa-laqad arsalnā rusulan min qablika wa-ja‘alnā lahum azwājan wa-dhurriyyatan wa-mā kāna li-rasūlin an ya’tiya bi-āyatin illā bi-idhnillāhi li-kulli ajalin kitāb | Abbiamo inviato messaggeri prima di te e abbiamo dato loro spose e discendenza. Nessun messaggero può portare un segno senza il permesso di DIO. Ogni termine ha il suo decreto. | Abbiamo mandato messaggeri prima di te e abbiamo dato loro mogli e figli. Nessun messaggero può portare un segno senza il permesso di DIO. Per ogni cosa c’è un decreto fissato. |
13:39 | يَمْحُوا۟ ٱللَّهُ مَا يَشَآءُ وَيُثْبِتُ ۖ وَعِندَهُۥٓ أُمُّ ٱلْكِتَٰبِ | Yamḥū Allāhu mā yashā’u wa-yuthbitu wa-‘indahu ummu al-kitāb | DIO cancella ciò che vuole e conferma [ciò che vuole], e presso di Lui è la Madre del Libro. | DIO cancella ciò che vuole e stabilisce ciò che vuole, e presso di Lui si trova la Madre del Libro. |
13:40 | وَإِن مَّا نُرِيَنَّكَ بَعْضَ ٱلَّذِى نَعِدُهُمْ أَوْ نَتَوَفَّيَنَّكَ فَإِنَّمَا عَلَيْكَ ٱلْبَلَٰغُ وَعَلَيْنَا ٱلْحِسَابُ | Wa-in mā nuriyannaka ba‘ḍa alladhī na‘iduhum aw natawaffayannaka fa-innamā ‘alayka al-balāgh wa-‘alaynā al-ḥisāb | Sia che ti mostriamo parte di ciò che promettiamo loro, sia che ti facciamo morire prima, il tuo compito è solo il messaggio; il conto spetta a Noi. | Che ti facciamo vedere parte di ciò che promettiamo loro o ti facciamo morire prima, a te spetta solo il messaggio, e a Noi il conto. |
13:41 | أَوَلَمْ يَرَوْا۟ أَنَّا نَأْتِى ٱلْأَرْضَ نَنقُصُهَا مِنْ أَطْرَافِهَا ۚ وَٱللَّهُ يَحْكُمُ لَا مُعَقِّبَ لِحُكْمِهِۦ ۚ وَهُوَ سَرِيعُ ٱلْحِسَابِ | Awa-lam yaraw annā na’ti al-arḍa nanquṣuha min aṭrāfiha wa-Allāhu yaḥkumu lā mu‘aqqiba li-ḥukmihi wa-huwa sarī‘u al-ḥisāb | Non vedono forse che restringiamo la terra dai suoi bordi? DIO giudica e nessuno può revocare il Suo giudizio. Egli è rapido nel rendere conto. | Non vedono forse che restringiamo la terra dai suoi confini? DIO giudica e nessuno può annullare il Suo giudizio. Egli è rapido nel calcolo. |
13:42 | وَقَدْ مَكَرَ ٱلَّذِينَ مِن قَبْلِهِمْ فَلِلَّهِ ٱلْمَكْرُ جَمِيعًۭا ۖ يَعْلَمُ مَا تَكْسِبُ كُلُّ نَفْسٍۢ ۖ وَسَيَعْلَمُ ٱلْكُفَّـٰرُ لِمَنْ عُقْبَى ٱلدَّارِ | Wa-qad makara al-ladhīna min qablihim fa-lillāhi al-makru jamī‘an ya‘lamu mā taksibu kullu nafsin wa-sa-ya‘lamu al-kuffāru liman ‘uqbā ad-dār | Coloro che vennero prima di loro tramavano, ma tutta la trama appartiene a DIO. Egli sa ciò che ogni anima guadagna, e i miscredenti presto sapranno a chi spetta la dimora finale. | Coloro che vennero prima di loro complottarono, ma il complotto appartiene interamente a DIO. Egli sa ciò che ogni anima compie, e presto i miscredenti sapranno a chi appartiene l’ultima dimora. |
13:43 | وَيَقُولُ ٱلَّذِينَ كَفَرُوا۟ لَسْتَ مُرْسَلًۭا ۚ قُلْ كَفَىٰ بِٱللَّهِ شَهِيدًۢا بَيْنِى وَبَيْنَكُمْ وَمَنْ عِندَهُۥ عِلْمُ ٱلْكِتَٰبِ | Wa-yaqūlu al-ladhīna kafarū lasta mursalā qul kafā bi-Allāhi shahīdan baynī wa-baynakum wa-man ‘indahu ‘ilmu al-kitāb | I miscredenti dicono: “Non sei stato inviato.” Di’: “DIO è sufficiente come testimone tra me e voi, e anche colui che possiede la conoscenza del Libro.” | I miscredenti dicono: “Non sei un inviato.” Di’: “Basti DIO come testimone tra me e voi, e anche chi ha la conoscenza del Libro.” |
Unità della Rivelazione (versetto 36):
L’accettazione della rivelazione da parte di alcuni e il rifiuto da parte di altri riflette il libero arbitrio umano. Le tradizioni abramitiche sottolineano le radici condivise delle Scritture divine, affermando l’unità del messaggio di DIO tra le comunità.
Legge divina e responsabilità (versetti 37-40):
Questi versetti evidenziano l’origine divina del Corano e l’universalità delle sue leggi. Gli insegnamenti abramitici sottolineano che i messaggeri sono canali della volontà divina, la cui responsabilità ricade su DIO. La trasmissione fedele del messaggio è responsabilità del profeta, mentre il giudizio spetta solo a DIO.
La sovranità di DIO (versetti 41-42):
Il restringimento della terra simboleggia il declino dei poteri mondani di fronte all’autorità divina. Il controllo di DIO su tutte le questioni rafforza la fede abramitica in un Creatore onnipotente, che regola l’universo con giustizia e sapienza. Questa visione incoraggia i credenti a riconoscere che ogni evento, sia terreno che spirituale, rientra nel piano divino, invitandoli a sottomettersi con fiducia e umiltà alla Sua volontà perfetta.
v.41 Tre riflessioni chiave che possiamo trarre da questo versetto:
Il potere terreno non è la misura della fede: La riduzione dei confini o del dominio fisico può essere un test per le comunità credenti, per ricordare loro che il vero scopo non è la conquista o il controllo materiale, ma la conservazione e l’approfondimento della fede. Questa dinamica è un invito a concentrarsi sul cuore della missione spirituale, piuttosto che sulle manifestazioni esteriori del potere.
Un richiamo alla responsabilità: La contrazione dei confini può derivare dall’indebolimento della coerenza morale e spirituale di una comunità. Quando le azioni dei credenti si allontanano dai valori e dai principi divini, il risultato può essere una perdita di benedizioni, tra cui l’unità e il controllo sui propri territori.
DIO come il Giudice assoluto: Il versetto sottolinea che ogni evento, compreso il declino politico o territoriale, è soggetto al giudizio divino. Nulla accade senza il permesso di DIO, e ogni fase storica è parte del Suo piano superiore. Questo ricorda ai credenti di mantenere la fiducia nel giudizio divino, anche quando le circostanze sembrano sfavorevoli.
La Sura Ar-Ra’d (Il Tuono) racchiude temi profondi e centrali per la visione del mondo abramitica: la sovranità di DIO, l’equilibrio tra misericordia e giustizia divine e la responsabilità ultima dell’umanità. Attraverso vivaci metafore e ammonimenti diretti, la sura invita i credenti a riflettere sulla natura transitoria della vita terrena e sul significato eterno dell’Aldilà.
L’immagine di tuoni, lampi e fenomeni naturali come segni del potere di DIO serve a ricordare la Sua presenza e la Sua maestà, esortando l’umanità ad allineare le proprie vite alla guida divina. La sura sottolinea anche l’inutilità di opporsi alla volontà di DIO e la natura transitoria degli schemi umani, contrapponendola alle ricompense durature promesse ai giusti.
In definitiva, il messaggio della Sura Ar-Ra’d è un invito alla fede, alla gratitudine e all’azione. Invita i credenti a confidare nella saggezza di DIO, a impegnarsi in azioni rette e a cercare la tranquillità spirituale attraverso il Suo ricordo. Come tutte le Scritture abramitiche, la sura riafferma che la via per il successo eterno risiede nella sottomissione all’Unico Vero DIO, nell’adesione alla Sua alleanza e nella speranza nella Sua infinita miseric
Rimani in contatto con ASH (Abrahamic Study Hall)
un’aula di studio virtuale dedicata alla libertà di conoscenza,
per scoprire che la somma delle nostre abilità,
è molto più grande delle singole parti.