Chi non riesce ad amare gli animali difficilmente saprà amare se stesso, e senza questo primo passo, l’amore per gli altri, per il “prossimo” diventa una sfida insormontabile. Gli animali, in particolare quelli domestici, con i quali abbiamo un rapporto familiare ci offrono un’opportunità unica per riflettere anche sul nostro legame con DIO.
Dipendono da noi per la loro sopravvivenza, così come noi dipendiamo dal Creatore per la nostra esistenza. Tuttavia, alla fine, anche noi abbiamo bisogno di loro: ci fanno compagnia, ci fanno sentire speciali e, spesso, sembrano essere gli unici a comprendere i nostri sentimenti, pur senza parlare la nostra lingua. Questi sono solo alcuni esempi di quanto la loro presenza sia importante per noi. Similmente, ma in modo profondamente diverso, DIO è assolutamente autosufficiente (aseità), non avendo bisogno di nulla per esistere. Eppure, come dice il profeta Isaia: “Tutti quelli che portano il mio Nome, che ho creato per la mia gloria, che ho formato e anche fatto” (Isaia 43:7), siamo stati creati per il Suo compiacimento e siamo preziosi ai Suoi occhi.
Questo rapporto, basato su cura, amore e rispetto reciproco, non solo ci insegna a prenderci cura di chi è vulnerabile, ma ci aiuta anche a comprendere la natura complessa dell’amore divino. Attraverso gli animali, impariamo il valore dell’amore incondizionato, ma scopriamo anche che l’amore porta con sé la necessità di guidare, correggere, perdonare. È in queste dinamiche quotidiane che possiamo trovare un riflesso di come DIO si relaziona con l’umanità, e di come noi, a nostra volta, possiamo avvicinarci a Lui.
Saper Amare Gli Animali, aiuta ad Amare Se Stessi e Gli Altri
Gli animali domestici sono maestri silenziosi che ci insegnano il valore dell’amore incondizionato, un riflesso tangibile dell’amore divino. Prendendoci cura di un cane, un gatto o un altro animale, impariamo a donare affetto senza aspettarci nulla in cambio, proprio come il Creatore ama le Sue creature. Questo rapporto quotidiano ci aiuta a scoprire parti nascoste della nostra anima: la pazienza, la tenerezza e la capacità di prenderci cura di un altro essere vivente. Questa consapevolezza non solo ci avvicina a noi stessi, ma crea le basi per estendere un amore autentico verso gli altri. In un ciclo virtuoso, l’amore che dedichiamo ai nostri animali ci trasforma, rendendoci più compassionevoli e capaci di relazioni profonde con chi ci circonda.
Parallelismi con il Nostro Rapporto con DIO
Il nostro rapporto con gli animali domestici può rivelarsi quindi una chiave sorprendente per comprendere la relazione tra l’umanità e DIO. Quando il nostro cane distrugge un divano o il gatto rovescia un vaso, la nostra reazione iniziale potrebbe essere di frustrazione, ma è proprio in questi momenti che si manifesta la profondità del nostro amore incondizionato, riflesso dell’infinita pazienza divina.
Gli animali domestici dipendono completamente da noi per la loro sopravvivenza e benessere, proprio come noi dipendiamo da DIO. Nonostante stabiliamo regole per il loro bene, essi seguono spesso i propri istinti, ignorando le nostre direttive. Questo comportamento rispecchia la nostra stessa relazione con il Divino: DIO ci fornisce ogni risorsa e guida necessaria, rispettando al contempo il nostro libero arbitrio, anche quando le nostre scelte portano a conseguenze negative.
La chiave di questa metafora si approfondisce quando consideriamo il concetto di rispetto e limiti. Pensate a un cane al quale avete dato privilegi speciali: una comoda cuccia in casa, pasti prelibati, attenzioni particolari. Accettereste che questo stesso animale, pian piano, elevato sopra gli altri della vostra casa, per vostra grazia, inizi a ignorare i vostri comandi, mangiando liberamente alla vostra tavola o dormendo nel vostro letto? Come padroni amorevoli, stabiliamo confini che devono essere rispettati, proprio come DIO esige rispetto in quanto nostro Padre Celeste. Questo timore reverenziale non è basato sul terrore, ma sull’amore e sulla comprensione che senza una componente di timore, gli insegnamenti spesso vengono dimenticati o ignorati.
Questa dinamica si riflette particolarmente nel concetto della superbia umana. Quando ci troviamo in posizioni di potere – che sia alla guida di una nazione o in qualsiasi altro ruolo di autorità – ebbene i semplici pensano: “Beati loro!”, ma in realtà non è così. “Poveri loro”, a chi più è dato più è richiesto, e il rischio di strafare è maggiore. Ma proprio come noi non tollereremmo l’arroganza da parte di un animale che abbiamo elevato, così il Creatore interviene quando l’umanità si insuperbisce. Sono questi gli accadimenti che possono spiegare l’equità di DIO, e ci raccontano storie di resurrezione:
“Molti di quelli che dormono nella polvere della terra si risveglieranno: gli uni alla vita eterna e gli altri alla vergogna e per l’infamia eterna.”
Libro di Daniele (12, 2)
Questo può spiegare i cicli di vita, morte e resurrezione sulla terra, e rappresenta il continuo processo di evoluzione spirituale: chi migliora si eleva, chi peggiora regredisce. Come Gesù stesso ci insegna:
“Non vi meravigliate di questo, perché viene l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e ne usciranno: quanti hanno fatto il bene per una resurrezione di vita, e quanti hanno fatto il male per una resurrezione di condanna.”
(Giovanni 5:28-29)
Queste parole ci ricordano che la resurrezione non è solo un evento futuro, ma un processo di trasformazione spirituale continuo sulla Terra.
I nostri amici animali ci insegnano questa fondamentale lezione di umiltà e crescita: la vera elevazione non sta nell’ergersi sopra i limiti stabiliti, ma nel rispettare con amore e saggezza i confini che ci sono stati dati per il nostro bene.
Conclusioni: L'amore condizionatamente incondizionato
In questa prospettiva, comprendiamo come l’amore autentico sia sempre orientato al bene dell’altro. Come non forziamo i nostri animali ad amarci ma creiamo le condizioni perché possano farlo liberamente, così il Divino ci offre infinite opportunità di rispondere al Suo amore, trovando nella nostra libera scelta il valore più profondo della relazione.
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