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Che festa è per l’Islam Eid al-Adha?
Eid al-Adha ( arabo : عيد الأضحى lett . “Festa del sacrificio”, farsi: عید قربان) è la seconda e più grande delle festività celebrate nell’Islam (l’altra è Eid al -Fitr che è la festa della rottura del digiuno nel mese di Ramadan). Questa festività commemora la volontà di Ibrahim (Abramo in lingua Araba) di sacrificare suo figlio come atto di obbedienza al SIGNORE. Eppure prima che Ibrahim potesse sacrificare suo figlio, DIO gli fornì un animale come sostituto. Quella di DIO era solo una Prova per testare la fede del patriarca biblico, e proprio in ricordo di questo intervento Divino, in questa ricorrenza gli animali vengono macellati e consumati insieme a parenti e amici. Parte della carne quindi viene consumata dalla comunità dei credenti, mentre il resto distribuito ai poveri e ai bisognosi. Vengono offerti dolci e regali e i membri della famiglia allargata vengono visitati o accolti in casa propria. Il giorno è anche chiamato a volte il Grande Eid.
Nel calendario lunare islamico , Eid al-Adha cade il decimo giorno del mese di Dhu al-Hijjah e dura quattro giorni. Quindi nel calendario internazionale (gregoriano) , le date variano di anno in anno, spostandosi di circa 11 giorni prima ogni anno.
La parola araba عيد ( ʿīd ) significa “festa”, “celebrazione”, e la stessa ricorrenza si può chiamare in arabo anche عيد الأضحى ( Eid-ul-Adha ) o العيد الكبير ( Eid-ul-Kabir ). Le parole أضحى ( aḍḥā ) e قربان ( qurbān ) sono sinonimi nel significato di “sacrificio”, “offerta” o “oblazione”. La prima parola deriva dalla radice triletterale ضحى ( ḍaḥḥā ) con i significati associati di “immolare; offrire; sacrificare”. Nessuna occorrenza di questa radice con un significato legato al sacrificio si trova nel Corano, ma solamente nella letteratura Hadith. Molto interessante sapere che i cristiani arabi usano questo termine per indicare l’ostia nell’eucarestia.
La seconda parola deriva dalla radice trilettera قرب ( qaraba ) con i significati uguali all’ebraico korban קָרבן ( qorbān ).
Origine
Una delle prove principali della vita del patriarca Abramo è stata quella di accettare il comando di DIO, nonostante che dovesse sacrificare il suo amato figlio. Ibrahim sapeva che era un comando di ALLAH (DIO in Arabo) e come sostiene il Corano disse a suo figlio: “Oh figlio, continuo a sognare che ti sto immolando”, Ismail (Ismaele in Arabo, anche se la tradizione Biblica parla solo di suo fratello Isacco), e il figlio da vero fedele rispose: “Padre, fai quello che ti è stato ordinato di fare”. Ibrahim così si preparò a sottomettersi alla volontà di DIO e prepararsi al sacrificio di suo figlio come atto di fede e obbedienza, ma durante la preparazione, Shaytaan (Satana) tentò Ibrahim e la sua famiglia cercando di dissuaderli dall’adempiere il comandamento. Ibrahim scacciò il diavolo lanciandogli dei sassi, e in commemorazione del rifiuto, ancora oggi vengono lanciate pietre contro dei pilastri che simboleggiano il luogo in cui Satana ha cercato di dissuadere Ibrahim, durante i rituali di Hajj (pellegrinaggio). Così riconoscendo che Ibrahim era disposto a sacrificare ciò che gli era più caro, DIO l’Onnipotente ha onorato nei secoli sia Ibrahim che Ismail. Per questo è stato detto che l’Angelo Garbiele (Jibreel) chiamò Ibrahim dicendo: “Oh Ibrahim, hai adempiuto alle rivelazioni”, e un agnello dal cielo fu offerto dall’Angelo Jibreel al profeta Ibrahim da macellare invece di Ismail. I musulmani di tutto il mondo celebrano l’Eid al Adha per commemorare sia la devozione di Ibrahim che la sopravvivenza di Ismail.
Questa storia è conosciuta come Akedah nel giudaismo (Legatura di Isacco) e ha origine nella Torah, il primo Libro rivelato da DIO a Mosè (Genesi 22). Il Corano si riferisce all’Akedah come segue:
100 Mio Signore! Benedicimi con una discendenza retta”.
101 Così gli abbiamo dato la buona notizia di un figlio buono e generoso.
102 Poi, quando il fanciullo raggiunse l’età per lavorare con lui, Abramo disse: “Oh mio caro figlio! Ho visto in sogno che devo sacrificarti. Allora dimmi cosa ne pensi. Ed egli rispose: “O mio caro padre! Fai come ti viene comandato. Se DIO vuole, mi troverai fermo”.
103 Poi, quando si sottomisero alla Volontà di DIO, e Abramo lo depose su un lato della fronte per sacrificarlo,
104 Lo chiamammo: “Oh Abramo!
105 Hai già adempiuto alla visione». In effetti, questo è il modo in cui si preparano i buoni.
106 Quella fu veramente una prova rivelatrice.
107 E abbiamo riscattato suo figlio con un grande sacrificio,
108 e benedisse Abrahamo con menzione d’onore tra le generazioni successive:
109 “Pace su di Abrahamo”.
110 Così ricompensiamo i buoni.
111 Egli fu veramente uno dei Nostri fedeli servitori.
112 Noi più tardi gli demmo la buona notizia di Isacco, un profeta e uno dei giusti.
(Corano Sura As-Saaffat 37, 100–112)
La parola “Eid” compare una volta in Al-Ma’ida , la quinta sura del Corano, con il significato di “festa o festa”.
Bibliografia
- “Islamic Holidays, 2010–2030 (A.H. 1431–1452)”. InfoPlease. Archived from the original on 18 December 2019. Retrieved 8 September 2020.
- “Id al-Adha”. Oxford Islamic Studies Online. Retrieved 11 July 2020.
- “Definition of Eid al-Adha | Dictionary.com”. www.dictionary.com. Retrieved 20 July 2021.