Il “Magnificat”, è un inno di Maria, madre di Gesù che si trova nel Vangelo di Luca. Un testo che non solo racchiude un profondo momento di rivelazione personale, ma funge anche da appello universale all’umiltà, alla giustizia divina e all’elevazione degli oppressi, valori profondamente radicati nell’ebraismo, nel cristianesimo e nell’islam.
Il Testo
Identificatore del Verso | Verso Italiano | Lingua Originale (Greco) | Traslitterazione | Lingua Originale (Latino) |
---|---|---|---|---|
Luca 1:46-47 | L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, | Μεγαλύνει ἡ ψυχή μου τὸν Κύριον, καὶ ἠγαλλίασεν τὸ πνεῦμά μου ἐπὶ τῷ Θεῷ τῷ σωτήρί μου, | Megalynei hē psychē mou ton Kyrios, kai ēgalliastēn to pneuma mou epi tō Theō tō sōtēri mou, | Magníficat ánima mea Dóminum, et exsultávit spíritus meus in Deo salvatóre meo, |
Luca 1:48 | perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. | ὅτι ἐπέβλεψεν ἐπὶ τὴν ταπείνωσιν τῆς δούλης αὐτοῦ. ἰδοὺ γὰρ ἀπὸ τοῦ νῦν μακαρίουσίν με πᾶσαι αἱ γενεαί· | hoti epeblepsen epi tēn tapeinosin tēs doules autou. idou gar apo tou nyn makariousin me pasai hai geneai; | quia respéxit humilitátem ancíllæ suæ. Ecce enim ex hoc beátam me dicent omnes generatiónes, |
Luca 1:49 | Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e Santo é il suo nome: | ὅτι ἐποίησέν μοι μεγάλα ὁ δυνατός, καὶ ἅγιον τὸ ὄνομα αὐτοῦ, | hoti epoiēsen moi megala ho dynatos, kai hagion to onoma autou, | quia fecit mihi magna qui potens est, et sanctum nomen eius, |
Luca 1:50 | di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono. | καὶ τὸ ἔλεος αὐτοῦ εἰς γενεὰς καὶ γενεὰς τοῖς φοβουμένοις αὐτόν. | kai to eleos autou eis geneas kai geneas tois phoboumenois auton. | et misericórdia eius in progénies et progénies timéntibus eum. |
Luca 1:51-52 | Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; | Ἐποίησεν κράτος ἐν βραχίονι αὐτοῦ, διεσκόρπισεν ὑπερηφάνους διανοίᾳ καρδίας αὐτῶν· καθεῖλεν δυνάστας ἀπὸ θρόνων, καὶ ὕψωσεν ταπεινούς· | Epoiēsen kratos en brachioni autou, dieskorpisen hyperēphanous dianoia kardias autōn; katheilen dynastas apo thronōn, kai hypsōsen tapeinous; | Fecit poténtiam in bráchio suo, dispérsit supérbos mente cordis sui; depósuit poténtes de sede et exaltávit húmiles; |
Luca 1:53 | ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. | πεινῶντας ἐνέπλησεν ἀγαθῶν καὶ πλουτοῦντας ἐξαπέστειλεν κενούς. | peinōntas eneplēsen agathōn kai ploutountas exapesteilen kenous. | esuriéntes implévit bonis et dívites dimísit inánes. |
Luca 1:54-55 | Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre. | ἀντελάβετο Ἰσραὴλ παιδὸς αὐτοῦ, μνησθῆναι ἐλέους, καθὼς ἐλάλησεν πρὸς τοὺς πατέρας ἡμῶν, τῷ Ἀβραὰμ καὶ τῷ σπέρματι αὐτοῦ εἰς τὸν αἰῶνα. | antelabeto Israēl paidos autou, mnēsthēnai eleous, kathōs elalēsen pros tous pateras hēmōn, tō Abraam kai tō spermati autou eis ton aiōna. | Suscépit Israel púerum suum, recordátus misericórdiæ, sicut locútus est ad patres nostros, Abraham et sémini eius in sæcula. |
Commento
La creazione di un commento versetto per versetto sul “Magnificat” (Luca 1:46-55) ci aiuta a comprendere la profondità teologica e letteraria di questo importante inno biblico cantato da Maria, la madre di Gesù. Ecco una spiegazione dettagliata per ogni versetto:
### Luca 1:46-47
**”L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,”**
– **Commento:** Maria inizia il suo cantico con una dichiarazione di lode e gioia. L’espressione “magnifica il Signore” suggerisce un’azione di rendere più evidente la grandezza di Dio, riflettendo la sua esperienza personale della grazia divina. Il termine “salvatore” riconosce il ruolo di Dio nella salvezza, non solo personale ma per tutti.
### Luca 1:48
**”perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.”**
– **Commento:** Maria evidenzia l’attenzione di Dio al suo stato umile, sottolineando un tema ricorrente nelle Scritture: la preferenza di Dio per gli umili e i bassi. La profezia che “tutte le generazioni mi chiameranno beata” si è realizzata nella storia cristiana, poiché Maria è venerata in molte tradizioni.
### Luca 1:49
**”Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e Santo è il suo nome:”**
– **Commento:** Questo versetto riconosce la potenza e la santità di Dio. Maria riconosce le “grandi cose” fatte per lei come atti divini, enfatizzando la potenza e la santità di Dio.
### Luca 1:50
**”di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono.”**
– **Commento:** Il riferimento alla misericordia di Dio per coloro che “lo temono” tocca un timore reverenziale e rispetto per Dio. Questa misericordia non è effimera ma è costante attraverso le generazioni, indicando la natura duratura dell’amore pietoso di Dio.
### Luca 1:51-52
**”Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili;”**
– **Commento:** Questi versetti dipingono l’intervento attivo di Dio nel mondo, dove il potere divino inverte le strutture di potere terrene. Riflette un ribaltamento sociale, un tema comune nelle Scritture, dove gli orgogliosi sono dispersi e gli umili sono elevati.
### Luca 1:53
**”ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote.”**
– **Commento:** Questo continua il tema del rovesciamento delle sorti, dove i bisognosi sono provvisti e i ricchi lasciati a mani vuote. Sottolinea il principio biblico che Dio si prende cura dei marginati e sfida la compiacenza dei ricchi.
### Luca 1:54-55
**”Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.”**
– **Commento:** Questi versetti finali ricollegano l’esperienza personale di Maria con la storia collettiva di Israele. La menzione di Abramo e dei suoi discendenti evidenzia il ricordo fedele di Dio delle promesse fatte ai patriarchi, confermando la continuità del piano di salvezza di Dio dall’Antico al Nuovo Testamento.
Questo commentario mostra come il “Magnificat” non sia solo un inno personale di fede di Maria, ma anche una profonda riflessione teologica sull’azione di Dio nella storia e sul suo rovesciamento delle aspettative umane.
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