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Una raccolta di proverbi della tradizione Ebraica che esprimono la saggezza, ma anche il caratteristico umorismo di questo popolo. Lo yiddish(o giudeo-tedesco) è una lingua germanica parlata dagli ebrei originari dell’Europa orientale, e che affonda le sue radici nella cultura degli ebrei ashkenaziti (sviluppatasi nel X secolo in Renania e che poi diffuse in tutta Europa).
Come scrive Isaac Bashevis Singer, autore in lingua yiddish di origine polacca ma naturalizzato statunitense:
Lo yiddish non ha ancora pronunciato la sua ultima parola. Serba tesori che non sono ancora stati rivelati agli occhi del Mondo. Era la lingua di martiri e dei Santi, dei sognatori e dei cabalisti. Ricca di spirito e di memorie che l’umanità non potrà mai dimenticare. In senso figurato, lo yiddish è l’umile e sapiente linguaggio di noi tutti, l’idioma dell’umanità che teme e spera.
1
Se il destino di un uomo è annegare, annegherà anche in un bicchier d’acqua.
2
Ero scontento di non avere le scarpe finché ho visto un’uomo senza i piedi.
3
La gioventù è un errore, la mezza età una battaglia, e la vecchiaia un rimpianto.
4
Un libro dà la conoscenza, ma è la vita che dà la comprensione.
5
La fiducia in sé stessi è metà della vittoria.
6
Il giusto cade sette volte e si rialza.
7
A volte la cura è peggiore della malattia.
8
Dalla felicità alla sofferenza è un passo, dalla sofferenza alla felicità un’eternità.
9
È più facile guadagnare soldi che conservarli.
10
È bello avere un lavoro, ma ciò interferisce con il tempo libero.
11
Ognuno è impastato nella stessa pasta, ma non cotto nello stesso forno.
12
La mela non cade lontano dall’albero.
13
Sulla porta del successo troverai due scritte: ENTRATA e USCITA.
14
È meglio il morso di un amico che il bacio di un nemico.
15
Due ebrei, tre opinioni.
16
Se tutti andassero in una direzione, il mondo intero si ribalterebbe.
17
La gente fa i piani e DIO ride.
(Oppure: Quando l’uomo pensa, DIO sorride.)
18
Colui che dona smorza il fuoco dell’ambizione di ricchezza.
19
Una pace cattiva è meglio di una guerra buona.
20
La tristezza chiude le porte del paradiso, la preghiera le apre, la gioia le abbatte.
21
Tutte le spose sono belle, tutti i morti sono pii.
22
Ci preoccupiamo del passato, ci stressiamo del presente, ci spaventiamo del futuro.
23
Due gatti danno da fare ad un leone.
24
Quando un padre aiuta un figlio, entrambi sorridono, ma quando un figlio deve aiutare suo padre, entrambi piangono.
25
La ragazza che non sa ballare, dice che l’orchestra non sa suonare.
26
Chi è a terra, non può cadere.
27
Il sudario non ha tasche.
28
L’amore se ne va come un giorno di festa, ma la moglie rimane.
29
Un buon amico è spesso meglio di un fratello.
30
Se hai soldi in tasca, sei bello, intelligente e canti anche bene.
31
Non sapere nulla della sofferenza non è essere un uomo vero.
32
Mezza verità è una menzogna intera.
33
Se non potete essere grati per quello che avete ricevuto, siate riconoscenti per quello che vi è stato risparmiato.
34
Conoscere la Torah non ti impedisce di peccare.
35
Meglio un Ebreo senza barba che una barba senza Ebreo.
36
Tutto ruota intorno al pane e alla morte.
37
Meglio un dolore al cuore che la vergogna davanti agli uomini.
38
Sulla facciata che mostriamo agli altri manifestiamo il nostro potenziale; attraverso i nostri figli riveliamo la nostra realtà.
39
Le donne sanno parlare due lingue: una prima del matrimonio e una dopo il matrimonio.
40
Non puoi controllare il vento ma puoi regolare la vela.