Il giubileo nella Bibbia (in ebraico: יובל, yovel) trova le sue radici nella Tanakh ed è l’anno al termine dei sette cicli di Shemittah (anni sabbatici); secondo le normative bibliche aveva un impatto speciale sulla proprietà terriera e la relativa gestione in Terra di Israele: la Legge di Mosè (Torah o Pentateuco per i Cristiani) aveva fissato per il popolo ebraico un anno particolare, al termine di “sette settimane di anni, cioè sette volte sette anni; queste sette settimane di anni faranno un periodo di quarantanove anni” (Levitico25:8). Esiste comunque un dibattito se fosse il 49º anno (ultimo anno dei sette cicli sabbatici, citati come il Shabbat dei Shabbat), o se fosse l’anno successivo (50º). Il giubileo ebraico tratta in gran parte di terra, proprietà, e diritti terrieri. Secondo il Libro del Levitico, la celebrazione di quest’anno comportava, tra l’altro, la restituzione delle terre agli antichi proprietari, la remissione dei debiti, la liberazione di schiavi e prigionieri, il riposo della terra, e la misericordia divina particolarmente manifesta. Levitico 25:8-13 letteralmente afferma:
« Conterai pure per te sette Shabbat di anni: sette volte sette anni; questi sette Shabbat di anni faranno per te un periodo di quarantanove anni. Al decimo giorno del settimo mese farai squillare la tromba; nel Giorno dell’Espiazione farete squillare la tromba per tutto il paese. E santificherete il cinquantesimo anno e proclamerete la libertà nel paese per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo; ognuno di voi tornerà nella sua proprietà e ognuno di voi tornerà nella sua famiglia. Il cinquantesimo anno sarà per voi un giubileo; non seminerete e non raccoglierete ciò che cresce spontaneamente, e non vendemmierete le vigne non potate. Poiché è il giubileo; esso sarà sacro per voi. Mangerete il prodotto che vi daranno i campi. In quest’anno del giubileo ciascuno tornerà alle sue proprietà. » (Levitico 25:10-13) |
Le regole bibliche che si riferiscono agli anni sabbatici (shemittah) sono tuttora osservate da molti ebrei religiosi nello Stato di Israele, ma le normative del giubileo non vengono osservate da molti secoli. Secondo la Torah, l’osservanza del giubileo si applica soltanto quando il popolo ebraico dimora in Terra di Israele ripartito nelle rispettive Tribù. Pertanto, dopo l’esilio della Tribù di Ruben, della Tribù di Gad e della Tribù di Manasse (600 a.E.V.) il giubileo non è più applicabile.
In Judaism and Christianity, the concept of the Jubilee is a special year of remission of sins and universal pardon. In the Biblical Book of Leviticus, a Jubilee year is mentioned to occur every fiftieth year, in which slaves and prisoners would be freed, debts would be forgiven and the mercies of God would be particularly manifest.
In the Holy Bible, Leviticus 25:8-13 states:
“And thou shalt number seven sabbaths of years unto thee, seven times seven years; and the space of the seven sabbaths of years shall be unto thee forty and nine years. Then shalt thou cause the trumpet of the jubile to sound on the tenth day of the seventh month, in the day of atonement shall ye make the trumpet sound throughout all your land. And ye shall hallow the fiftieth year, and proclaim liberty throughout all the land unto all the inhabitants thereof: it shall be a jubile unto you; and ye shall return every man unto his possession, and ye shall return every man unto his family. A jubile shall that fiftieth year be unto you: ye shall not sow, neither reap that which groweth of itself in it, nor gather the grapes in it of thy vine undressed. For it is the jubile; it shall be holy unto you: ye shall eat the increase thereof out of the field. In the year of this jubile ye shall return every man unto his possession.”
Nell’Ebraismo come nella Chiesa cattolica il Giubileo è l’anno della remissione dei peccati, della riconciliazione, della conversione e della penitenza sacramentale.
Più precisamente la parola Giubileo (Jubilee in Inglese) deriva dall’ebraico Jobel (caprone, in riferimento al corno di montone utilizzato nelle cerimonie sacre).
L’anno giubilare è soprattutto l’anno di Cristo. Nel Nuovo Testamento Gesù si presenta come colui che porta a compimento l’antico Giubileo, essendo venuto a “predicare l’anno di grazia del SIGNORE” (Isaia).
Il Giubileo, comunemente, viene detto “Anno Santo”, non solo perché si inizia, si svolge e si conclude con solenni riti sacri, ma anche perché è destinato a promuovere la santità di vita. Il Giubileo può essere: ordinario, se legato a scadenze prestabilite; straordinario, se viene indetto per qualche avvenimento di particolare importanza.
![Pope Francis leaves at the end of a ceremony where he formally announced an Extraordinary Jubilee year, in St. Peter's Basilica, at the Vatican, Saturday, April 11, 2015. Pope Francis has proclaimed a special year of efforts by the Catholic Church to be more merciful and less judgmental. At St. Peter's Basilica Saturday evening, he listened as a Vatican prelate read excerpts from a papal bull, or decree, in which Francis proclaimed an "Extraordinary Jubilee of Mercy" Holy Year. The year begins on Dec. 8 with Francis' opening the normally closed Holy Door in the back of the basilica, and ends on Nov. 20, 2016. (AP Photo/Andreas Solaro, Pool)](https://i0.wp.com/www.abrahamicstudyhall.org/wp-content/uploads/2015/11/JUBILEE-VATICAN-DOORS.jpg?resize=495%2C236)
Papa Franceso alla fine della cerimonia che formalmente annuncia lo Straordinario anno del Giubileo nella Basilica di San Pietro, in Vaticano, Sabato 11 Aprile 2015. Papa Francesco ha proclamato uno speciale anno di sacrifici per la Chiesa Cattolica per essere più compassionevoli e giudicare meno . L’anno inizia l’8 Dicembre aprendo le normalmente chiuse Porte Sante nel retro della Basilica, e finisce il 20 Novembre 2016 (AP Photo/Andreas Solaro, Pool)
Storia
Il Giubileo ha origine dalla tradizione ebraica che fissava, ogni 50 anni, un anno di riposo della terra (con lo scopo pratico di rendere più forti le successive coltivazioni), la restituzione delle terre confiscate e la liberazione degli schiavi, questo affinché non ci fossero comunque il troppo ricco o il troppo povero (Levitico, 25, 8 e sgg.). Per segnalare l’inizio del Giubileo si suonava un corno di ariete, in ebraico jobel, da cui deriva il termine cristiano Giubileo. Gesù cita esplicitamente un testo del profeta Isaia che segna così l’ingresso del tema giubilare nel Nuovo Testamento. Gesù infatti, recatosi a Nazareth, entra nella sinagoga e legge una pagina di Isaia che proclama “l’anno di grazia del Signore” (Luca, 4, 18-19; Isaia 61, 1-2). Un evento che anticipò e predisse il Giubileo fa parte più della leggenda che della storia: la cosiddetta “Indulgenza dei Cent’anni”. Non esistono documenti del XII o XIII secolo al riguardo, ma fonti del 24 dicembre 1299 riportano come masse di pellegrini, a conoscenza di una leggendaria “Indulgenza Plenaria” che si sarebbe ottenuta al capodanno del secolo nuovo, cioè nel passaggio da un secolo all’altro, muovessero verso Roma fin dentro l’antica basilica di San Pietro per ottenere la remissione completa di tutte le colpe. Né il Papa dell’epoca, Bonifacio VIII, né i prelati sapevano nulla di questa usanza, ma memorie del cardinale Jacopo Caetani degli Stefaneschi nel documento De centesimo sive Jubileo anno liber parlano di un vecchio di 108 anni che, interrogato da Bonifacio, asserì che 100 anni prima, il 1º gennaio 1200, all’età di soli 7 anni, assieme al padre si sarebbe recato innanzi a Innocenzo III per ricevere l'”Indulgenza dei Cent’Anni”. Nonostante la testimonianza di questo centenario esista, non abbiamo fonti coeve a Innocenzo o più antiche che testimonino di quest’usanza (per la quale Innocenzo è l’unico papa menzionato), né di altre indulgenze simili.
L’ultimo Anno Santo ordinario è stato il Grande Giubileo del 2000, mentre il prossimo sarà nel 2025.
Il 13 marzo 2015 Papa Francesco ha indetto un Giubileo straordinario a 50 anni dalla fine del Concilio Vaticano II, con inizio l’8 dicembre 2015 e fine il 20 novembre 2016.