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Ritenete davvero che non state “dimenticando” la vostra Gerusalemme, la Città della Pace? Ebbene, esattamente come ci avverte il Salmo 137 (che ho appena commentato) probabilmente siamo (inconsapevolmente??) rei di dimenticare una cosa essenziale: la memoria delle nostre radici e origini. Dimentichiamo l’unità dei credenti, dimentichiamo il luogo che ci rappresenta maggiormente, e forse, dopo aver letto questo breve scritto, potremmo “rivedere” alcune delle nostre convinzioni. Spesso crediamo di essere “discolpati”, ma in realtà, abbiamo tutti delle responsabilità che, troppo spesso, trascuriamo. Il “dimenticare” Gerusalemme non solo ha ripercussioni devastanti a livello globale, ma influisce profondamente anche a livello personale. In un’epoca di crescente instabilità, il nostro legame con la Città Santa è cruciale per mantenere la pace e la stabilità nel mondo e, di riflesso, dentro la nostra stessa anima. Le guerre e i conflitti che affliggono in questi giorni la Terra Santa—la terra di tutti i credenti nel DIO Unico delle Religioni Abramitiche—non sono affatto eventi lontani, ma ci riguardano intimamente, alimentando la nostra instabilità societaria ed interiore.
Conflitto fratricida a Gerusalemme: L'eredità di Isacco e Ismaele
L’attuale conflitto tra Israele e Palestina è tra fratelli dello stesso Padre. Gli scontri tra Israele e Hamas/Palestina (che per semplificare osiamo associare non di fatto, o per pensiero/ideologia), riflettono l’antica rivalità tra le madri dei fratelli Isacco e Ismaele. Questi due fratelli, che un tempo giocavano insieme, vedono ora i loro discendenti coinvolti in una lotta aspra e disumana. Questa guerra, radicata nell’ignoranza e nell’immaturità, che dimostra (purtroppo da tutte le “parti”) un profondo distacco dalla storia condivisa e dal Disegno Divino che unisce e mai divide. Il sangue versato in Terra Santa non è semplicemente quello di una disputa politica, ma è il frutto della crisi spirituale che viviamo oggi più che mai. Paghiamo il prezzo del dimenticare la nostra eredità divina (e natura Divina) e le responsabilità che essa comporta… Anzi a pagarlo sono i bambini, nostri figli Isaeliani e Palestinesi che muoiono e vivono nel terrore. Guai agli operatori di guerra, tutti indistintamente!
Gerusalemme sopra ogni cosa: La vera misura delle fedi Abramitiche
Se quindi non mettiamo Gerusalemme “sopra ogni cosa,” non stiamo davvero vivendo secondo i precetti prescritti da DIO. Per gli ebrei, tollerare la guerra sul Monte Santo è un tradimento del patto con l’Onnipotente. Come cristiani, permettere che il luogo in cui Gesù ha profetizzato e operato miracoli sia inghiottito dal conflitto senza fare nulla, per quanto piccolo, è un fallimento nell’incarnare i Suoi insegnamenti. Per i musulmani, non essere attivi nella ricerca della pace (SLM) per la Palestina e nella liberazione della terra amata da Maometto e da tutti i profeti è un allontanamento dai principi fondamentali dell’Islam.
Isaia 62:6-7: ‘Sulle tue mura, Gerusalemme, ho posto delle sentinelle; non taceranno mai, né giorno né notte. Voi che ricordate il SIGNORE, non abbiate riposo! E non dategli riposo, finché non abbia ristabilito Gerusalemme e finché non abbia reso Gerusalemme la lode di tutta la terra.’
Approfondimenti e Riflessioni
Il conflitto in Terra Santa odierno non è solo una questione regionale; è un riflesso dello stato spirituale del mondo intero. Quando permettiamo che Gerusalemme, il cuore della nostra fede collettiva, e soprattutto della nostra Pace (rileggi informazioni sulla Città della Pace, che si traduce letteralmente in questo modo profetico) sia consumata dalla violenza, stiamo, in sostanza, permettendo l’erosione delle fondamenta stesse dei nostri sistemi di credenze. I testi sacri di Ebraismo, Cristianesimo e Islam sottolineano tutti l’importanza di Gerusalemme, eppure spesso ci lasciamo distrarre da interessi nazionalistici, politici o settari, ponendoli al di sopra del benessere di questa Città tanto Sacra.
Questa negligenza è una forma di amnesia collettiva, dimenticando ciò che davvero conta. Se non poniamo il benessere di Gerusalemme al centro delle nostre preoccupazioni, stiamo fallendo non solo come ebrei, cristiani e musulmani, ma come esseri umani incaricati della custodia della terra. Le guerre e i conflitti che affliggono Gerusalemme non sono solo una tragedia per coloro che vi abitano; sono una crisi spirituale per tutta l’umanità.
Agli occhi di DIO, il nostro fallimento nell’agire, nel prioritizzare Gerusalemme sopra ogni cosa, ci rende complici della sofferenza e dell’instabilità che ne derivano. Le nostre sinagoghe, chiese e moschee diventano simboli vuoti se non sono solidificate in una realtà di pace e giustizia per il fulcro che Gerusalemme rappresenta. Dobbiamo risvegliarci al fatto che la nostra indifferenza nei confronti del destino di questa città sacra è una negazione della nostra fede, un rifiuto delle responsabilità che ne derivano.
7 semplici cose che si potrebbero fare per gerusalemme
Informarsi Attivamente: Non possiamo agire efficacemente senza una comprensione chiara della situazione. Leggere notizie affidabili, studi e rapporti su ciò che sta accadendo a Gerusalemme è il primo passo verso un cambiamento. La consapevolezza è il fondamento di ogni azione informata e significativa.
Dialogare e Confrontarsi: Parlare e confrontarsi con amici, leader religiosi, studiosi e persone comuni può ampliare la nostra comprensione e rafforzare la nostra comunità. Ogni conversazione può portare a nuove intuizioni e strategie per sostenere la pace e la stabilità a Gerusalemme.
Preghiera e Meditazione: Dedica tempo alla preghiera o alla meditazione per Gerusalemme e per la pace mondiale. Le pratiche spirituali possono rafforzare il nostro impegno e ispirarci a prendere misure concrete, e possono unire i fedeli in un intento comune per la pace. (L’ho scritto nel mio primo libro: “I pensieri sono “cose” molto più “tangibili” di quanto pensiamo, riescono ad oerare “trasformazioni”.)
Educazione e Sensibilizzazione: Organizza o partecipa a eventi educativi e seminari sulla situazione a Gerusalemme. Diffondere conoscenze e consapevolezza tra le persone può ampliare il sostegno per iniziative di pace e aiutare a mantenere Gerusalemme al centro dell’attenzione globale.
Promuovere Iniziative di Dialogo Interreligioso: Favorisci e partecipa a incontri tra comunità religiose diverse per discutere e lavorare insieme su iniziative per la pace a Gerusalemme. Il dialogo tra religioni può aiutare a superare le divisioni e promuovere una maggiore comprensione e collaborazione.
Sostenere Politiche di Pace e Giustizia: Influenzare e sostenere le politiche pubbliche e le decisioni che promuovono la pace e la giustizia a livello governativo e internazionale. La pressione sui leader politici e le istituzioni per garantire che Gerusalemme rimanga un simbolo di pace e unità può portare a cambiamenti significativi.
- Dialogo e Unità: Ogni conversazione che promuove la comprensione reciproca e il rispetto contribuisce a costruire ponti tra le comunità e ridurre le tensioni. In un mondo diviso, il dialogo è uno strumento potente per la riconciliazione.
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