Cassino – Gerusalemme: Giorno 1 Picinisco

La valle di Cassino chiamata nell’antichità “La Porta di Roma”

Partenza: Cassino – 6:00 am
Arrivo: Picinisco

Meteo: Pioggia
Distanza: 45,2 Km
Km progressivi: 45,2
Km progressivi: 45,2
Tempo in movimento: 8h 08m

Dislivello effettuato: 1.344 mt


Perché noi siamo stranieri davanti a Te, e pellegrini come tutti i nostri antenati; come un’ombra sono i nostri giorni sulla terra
(1Cronache 29, 15)


Lungo la strada di Cardito

       È stato per adempiere ad un voto, che in una mattina di inizi settembre ho mosso il mio primo passo in direzione Gerusalemme. La Bibbia dichiara espressamente, non c’è alcuna colpa nell’astenersi dal fare voti, ma ci sarà qualora ci si impegna con DIO nel sancirli, ma poi non si portano a compimento. Io non volevo di certo incorrere in questo peccato, e così ritenendomi estremamente grato e privilegiato per tutto ciò che ho ricevuto in questa vita, ho deciso di dimostrare la mia riconoscenza attraverso un sacrificio. Ho così impegnato le mie energie privandomi di ciò che ritengo più prezioso nella vita di ognuno, il proprio tempo, offrendolo per una causa più alta rispetto a quelle consuete, perché un pellegrinaggio va compiuto per vocazione e non come un normale viaggio escursionistico.    
       Ho lasciato la mia città natale senza portare con me alcun soldo né carte di credito, confidando esclusivamente nella Provvidenza di DIO e nella solidarietà delle persone. Cassino, conosciuta nell’antichità anche come Porta di Roma, è lo stesso luogo che nei secoli ogni pellegrino avrebbe dovuto attraversare lasciandosi alle spalle la città eterna, geograficamente collocata sulla via Francigena, ponte millenario tra oriente ed occidente.
       Tutti i miei tracciati sono stati registrati da due applicazioni che ho sempre tenuto attive sul mio dispositivo mobile, archiviando così in maniera affidabile e dettagliata tutti i dati che costantemente registravano i miei spostamenti, la velocità di percorrenza e i dislivelli effettuati.           

       Peregrini enim sumus ovvero “siamo tutti pellegrini”, apparteniamo a generazioni di passaggio, proveniamo da razze di viandanti e siamo stirpe di forestieri, perché la terra appartiene solo al Creatore, e non al genere umano. Durante questo breve viaggio che è la vita, prendiamo coscienza che ogni Anima nel corpo è passeggera, e quindi impegnare i giorni che abbiamo a disposizione per compiere qualcosa di valore è l’unica cosa che rende sensato il susseguirsi delle nostre esistenze. Ma questa ricerca implica il doversi spostare, muoversi attraverso le terre alla ricerca di indizi che riguardano il nostro passato, ma che in realtà serviranno nel nostro presente per riuscire a muoverci con consapevolezza attraverso il futuro. Abramo è considerato il primo pellegrino che lascia la propria famiglia e terra natia per seguire la sua vocazione, confidando solo nel Piano Divino. La decisione di intraprendere il mio pellegrinaggio avvenne così naturalmente dentro di me che risultò come un normale evolversi del mio interrogarmi in merito a questioni esistenziali che tutti, almeno una volta provano ad affrontare, ma che pochi hanno la possibilità concreta di approfondire. Iniziai così la mia lunga ma istintiva preparazione al viaggio, nella convinzione che la Provvidenza deve essere sempre abbracciata e mai sfidata. [continua nel libro]


Tracciato gpx Giorno 1

Total distance: 46606 m
Max elevation: 938 m
Min elevation: 83 m
Total climbing: 1419 m
Total descent: -841 m
Average speed: 1.63 m/s
Total time: 12:49:20

 

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