Le ragioni del perchè alla nascita non battezzerò nè circonciderò mio figlio
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Esseri umani nati liberi e con una volontà indipendente? In quasi tutti i casi il Battesimo e la Circoncisione avvengono solo a pochi giorni dalla nascita del credente.

Il battesimo e la circoncisione (in ebraico בְּרִית מִילָה brit milahpatto della circoncisione“) oggigiorno sono considerate dalla maggior parte dei credenti un passaggio obbligatorio, quasi una porta d’ingresso per accedere al Regno di DIO, ma cosa dicono davvero a riguardo le Sacre Scritture?

Due tra i più grandi Patriarchi, Adamo e Noè, non erano circoncisi, nè battezzati. Abramo invece fu circonciso all’età di 99 anni (Genesi 17, 1-10) mentre a Gesù (come riporta il Vangelo secondo Luca Cap. 2) durante il suo ottavo giorno di vita gli fu rescisso il prepuzio, per poi essere anche battezzato all’età di circa 30 anni (Mc 1, 9-11 ; Mt 3, 13-17 e Lc 3, 21-22). Il Corano non menziona affatto la circoncisione, nè tantomeno il battesimo, anche se la tradizione musulmana riporta che il Profeta Mohammed fosse nato già circonciso. Ad oggi questa pratica (chiamata khitan in Arabo) è effettuata da quasi tutti i credenti, rendendo l’Islam odierno il più grande gruppo religioso che pratica la circoncisione.

Questi due riti fondamentali secondo le tradizioni e la dottrina delle Religioni Abramitiche (circoncisione per Ebrei e Musulmani, e battesimo per i Cristiani) sono spesso per i credenti ritenute più come un’obbligo e praticati più per tradizione che come un vero e proprio sigillo dell’Alleanza con DIO.
Nelle confessioni contemporanee il non voler circoncidere nè battezzare un bambino alla sua nascita si rivela non solo una posizione molto ardua da adottare, ma anche una dura prova per i genitori in quanto, con tale decisione, si ritroverebbero a dover sostituire l’istituzione che ha come scopo la formazione e lo sviluppo della Fede. Un impegno quindi non da poco, che richiede una conoscenza della religione e una fede tali da poter comunque sostenere e supportare la crescita in piena libertà religiosa del proprio figlio.
Quanto detto però non vuole schierarsi contro queste due importanti pratiche che comunque rimangono precetti Biblici [nota a] (seppur siano riferiti ad Alleanze nel tempo non adempiute dal popolo di DIO). [nota b]
Questo volere nasce semplicemente dal cercare di garantire ai neonati una doverosa libertà, quella che ogni essere vivente dovrebbe ricevere per diritto alla nascita, una libertà di pensiero e di scelta religiosa. Solo in seguito, in età adulta e ormai cosciente, il figlio potrà scegliere in autonomia quale rito ritenga sia più adatto alla sua personale santificazione: “Siate Santi perchè Io, l’ETERNO vostro DIO sono Santo” (Lv 19, 2). Infatti, in origine, il concetto dei cristiani di sacramento si riferiva proprio a questo: l'”essere Sacri” (o “essere Santi”), ovvero provare ad imitare DIO, impegnandosi ad essere simili al CREATORE in amore, compassione e misericordia. Solo dopo essere stato istruito il credente potrà decidere se ricevere la circoncisione, il battesimo, o entrambi qualora si volesse. Questo potrà donare una libertà ai propri figli che, seppur consapoveli di poter sbagliare, avranno comunque il grande privilegio di poter decidere loro stessi in merito ad una cosa di così grande valore.

Origini della Circoncisione

La circoncisione era già praticata nella penisola araba fin dal IV millennio a.C., quando i Sumeri e i Semiti si spostarono nella zona dell’odierno Iraq. La prima testimonianza storica della circoncisione proviene dall’Egitto: si tratta di una immagine scolpita nella tomba di Ankh-Mahor a Saqqara e risalente circa al 2400 a.C., che ritrae tale pratica eseguita su un adulto. La circoncisione era praticata dagli Egizi probabilmente sia per ragioni igieniche (dato che per l’uomo del tempo nei climi caldi e sabbiosi era più difficoltoso mantenere una buona igiene intima), ma anche in parte legata alla loro ossessione per la purezza venendo associata allo sviluppo spirituale ed intellettuale del credente.

Ma è nella Torah (Libro della Genesi al capitolo 17) che troviamo testimonianza del primo individuo conosciuto ad essersi sottoposto a questa procedura: Abramo. Per lui la circoncisione non era tanto un atto spirituale, ma un segno fisico e tangibile dell’Alleanza (בְּרִית berith) con YHWH. Oltre a lui furono circoncisi i suoi familiari, gli schiavi maschi, e a seguire tutti i discendenti maschi del profeta:

11 E sarete circoncisi nella carne del vostro prepuzio; e questo sarà un segno dell’Alleanza fra Me e voi.
12 All’età di otto giorni, ogni maschio fra voi sarà circonciso, di generazione in generazione, tanto quello nato in casa, come quello comprato con denaro, a qualunque straniero che non sia della tua discendenza.
(Genesi 17, 11-12)

Inoltre, anche il Libro del Levitico (Cap. 12, 3) stabilisce che “L’ottavo giorno si circonciderà la carne del prepuzio del bambino.” Secondo le Scritture inoltre era un “disonore” per un Israelita non essere circonciso (Giosuè 5, 9), e il termine arelim (“incirconcisi” [al plurale]) è spesso infamante, indicando i Filistei e altri non-israeliti che non credevano in DIO (1Samuele 14, 6 ; 1Samuele 31, 4 ; 2Samuele 1, 20) e usato insieme a tameh (impuro) per i pagani (Isaia 52, 1). La parola arel (“incirconciso” [al singolare]) è utilizzato anche per indicare un animo (un cuore) difficile da cambiare (Levitico 26, 41, ” i loro cuori incirconcisi”; anche Geremia 9, 24-25; Ezechiele 44, 7-9). Ed è proprio riferendosi a questa circoncisione di cuore, e non del corpo, che San Paolo scioglie i credenti Cristiani da questo vincolo con le parole:

25 Perché la circoncisione, è vantaggiosa se tu osservi la Legge, ma se sei trasgressore della Legge, la tua circoncisione diventa incirconcisione.
26 Perciò se un incirconciso osserva gli statuti della Legge, non sarà la sua incirconcisione reputata circoncisione?
(Lettera ai Romani 2, 25-26)

Ed ancora:

4 Quelli, tra di voi, che pensano di salvarsi perché ubbidiscono alla Legge, ma sono separati da [dalla dottrina di] Cristo, sono privati della grazia;
5 noi invece siamo guidati dallo Spirito [di DIO], e per mezzo della fede viviamo nella continua attesa di ricevere la salvezza sperata.
6 poiché attraverso [la dottrina di] Cristo Gesú né la circoncisione, né l’incirconcisione hanno alcun valore, ma [ha valore] la fede che opera per mezzo dell’Amore.
(Lettera ai Galati 5, 4-6)

La circoncisione è un dipinto del 1500 realizzato da Giovanni Bellini. I dipinti raffiguranti la circoncisione di Gesù erano molto popolari a Venezia tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo.

Gesù il Maestro dei Cristiani, e quindi anche di Paolo di Tarso, fu circonciso l’ottavo giorno come confermano le Scritture del Nuovo Testamento (Lc 2, 21). Ma i giudeo-cristiani iniziarono pian paino ad abolire questa pratica, ed il messaggio che lanciarono al mondo intero fu subito chiaro: la buona Novella (il Vangelo) era la Nuova Allenaza con DIO. [nota c] Un nuovo Patto, rispettando e non stravolgendo la Legge (Mt 5, 17-19), ma naturalmente partendo prima dall’osservanza di precetti fondamentali, ed evidentemente la circoncisione non fu ritenuta tale.
Da sempre l
e Alleanze hanno subito mutazioni nei secoli, Adamo ed Eva infransero il primo e semplice Patto:

“Mangia pure liberamente di ogni albero del giardino, ma dell’Albero della Conoscenza del bene e del male non ne mangiare, perché nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai”
(Genesi 2, 16-17)

In seguito DIO cambiò questa prima Alleanza, e ne impose una nuova a Noè dopo il diluvio (Gn 9, 14-15), per poi stipulare un altro Patto con Abramo, e ancora un ulteriore con Davide e Salomone imponendo una nuova Alleanza fondata sulla costruzione del Tempio di Gerusalemme, Dimora e testimonianza eterna (“I Miei Occhi e il Mio Cuore saranno qui per sempre” 1Re 9, 3-9) del SIGNORE sulla Terra. Quindi è ovvio che se la circoncisione è ritenuta da qualcuno un obbligo, perchè i sacrifici ed il ripristino dei servizi del Tempio non dovrebbero esserlo? Anche qui c’è un’infrazione dell’Alleanza, e se questo Santo luogo è distrutto non è una giustificazione per non adempiere al vecchio Patto, anzi aggrava la colpa dei credenti in quanto non siamo nemmeno in grado di “mettere pace” in un luogo così caro al CREATORE, ma lo pretendiamo egoisticamente per le nostre case e le nostre nazioni.

Origini del Battesimo

La parola deriva dal greco (βάπτισμα, βαπτίζειν), dove la radice corrispondente indica “l’immersione nell’acqua” (“abluzione” “purificazione”), e infatti il battesimo, per mezzo proprio di una completa immersione del credente nell’acqua, simboleggia il seppellimento dell’uomo “vecchio” (non credente o peccatore) verso la rinascita a nuova vita attraverso la fede in DIO.
Gia il Tanakh (il Vecchio Testamento per i Cristiani) attesta numerose volte l’acqua come forza naturale di purificazione (Ez 36, 25 ; Lv 15, 11-14 ; Sal 26, 6 ; Is 43, 2 ), e ancora tutt’oggi sia nell’Ebraismo che nell’Islam ci sono i rituali di abluzione (wuḍūʾ in arabo ﻭﺿﻮء‎ e in ebraico tevilah טְבִילָה e netilat yadayim נטילת ידיים). Una tradizione che sembra sia andata pian piano scomparendo per la dottrina Cristiana che mantiene però l’acqua un elemento importante nella pratica (il battesimo, la lavanda dei piedi e l’acqua santa).

Il profeta ai tempi di Gesù che usava l’elemento purificatore dell’acqua per le anime fu Giovanni il Battista una delle personalità più importanti dei Vangeli. Parente stretto di Gesù (le madri Maria ed Elisabetta erano cugine Lc 1, 5-36) e uno dei massimi profeti che precedettero Maometto, presente nel Corano col nome di Yaḥyā. Asceta che dimorava nel deserto, chiamando i fedeli e i non credenti a redimersi dai propri peccati e cambiare la loro condotta di vita per mezzo del rito di purificazione del Battesimo immergendoli nell’acqua del fiume Giordano.

Da qui prende spunto la tradizione Cristiana che solo dopo secoli dalla morte di entrambi i profeti (Gesù e Giovanni figlio di Zaccaria), obbligò i credenti a questo rito sostenendo che questo sacramento conferisse l’ingresso nel Regno dei Cieli.
Ma i sacramenti (che derivano dal termine Ebraico qadosh “sacro”) in verità si sono affermati nella dottrina pian piano nei secoli con il crescere della Cristianità e della Chiesa come istituzione religiosa, politica e sociale. Come a seguito di una necessità, di sentirsi più vicini alla Divinità, una prova tangibile della loro fede, ed un voler “toccare con mano” (la conferma di aver raggiunto questo stato di salvezza) come l’episodio dell’apostolo Tommaso insegna.

Nei primi secoli del Cristianesimo, quindi, con “sacramento” si indicava l’insieme dei segni e dei gesti sacri che avevano lo scopo di porre il fedele in comunione mistica con DIO. Successivamente il significato (e il numero dei sacramenti) si è andato definendo, ed oggi è molto diverso nelle varie confessioni cristiane. Agostino d’Ippona affermava che la Chiesa vive di molti sacramenti, e tra questi cita l’acqua benedetta, le nozze, l’eucaristia e le esequie, e in altri casi il termine “sacramento” è utilizzato in locuzioni astratte per indicare l’unione misteriosa fra l’Opera di DIO e l’opera dell’uomo.
Nel Protestantesimo vengono riconosciuti solo due sacramenti in base a quanto Gesù afferma agli apostoli nei Vangeli, “Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli” (Mt 28, 19) e “Fate questo [eucaristia] in memoria di me” (Lc 22, 19), gli altri cinque vengono considerati solamente riti ecclesiastici.

Conclusioni

Come si è potuto analizzare in precedenza, sulla questione circoncisione e battesimo ci sono dibattiti aperti da millenni di anni e non ancora chiariti, e la convinzione di non voler circoncidere o battezzare un figlio appena nato è generata proprio da questa grande confusione. Le Leggi di DIO, quelle di fondamentale importanza, sono chiarissime e spesso più volte ripetute all’interno delle Scritture (non venerare altri dei, non uccidere, non rubare, ecc.), comprensibili persino ad un bambino. Quelle necessarie per una operosa ed attiva fede inoltre sono facilmente riassumibili in poche semplici parole, tutto il resto rimane secondario, e comunque non è giusto imporlo, specialmente ad un inconsapevole neonato. Inoltre, se secondo la tradizione Ebraica i precetti Biblici sono 613, perchè allora ad oggi solo alcuni di essi possono essere messi in pratica? Sicuramente perchè si riferivano ad Alleanze del passato (come ad esempio i sacrifici che andavano offerti nel Tempio del SIGNORE menzionati prima).
Oggigiorno per far progredire la Fede e migliorarla, non possiamo attenerci ciecamente alle tradizioni delle istituzioni religiose pensando di essere così salvi. Sicuramente come credenti abbiamo l’obbligo di conoscere e rispettare le tradizioni, anche perchè è proprio per mezzo di questi riti che abbiamo potuto preservare ed accrescere (per quanto assolutamente sempre imperfetta resterà) nei secoli la conoscenza di DIO.

Inoltre c’è da sottolineare quanto importante sia stato, e lo è ancora oggi, l’aspetto sociale che la circoncisione e il battesimo rivestono. Un’avviamento, e un’intruduzione alla fede che, volente o nolente, permetterà ai figli dei credenti di entrare a far parte di una comunità, un gruppo religioso che in ogni modo li assisterà durante la loro crescita.
Non tutti hanno modo, tempo e mezzi di supporto sufficienti per intraprendere questo “viaggio nella fede” in maniera personale e libera, ed è proprio in questi casi che il percorso convensionale delle istituzioni rimane una scelta saggia. Anche se in mezzo ad un popolo dalle diverse fedi religiose, rimaniamo comunque in costante crescita verso un’unità culturale, senza forzate imposizioni di credenze, e di questo dobbiamo essere davvero grati a DIO.

Quel che da tutti è venerato, è giusto considerarlo uno stesso ed unico Essere. Noi guardiamo gli stessi astri, il cielo è comune a tutti, lo stesso universo ci circonda: che importanza ha la filosofia attraverso la quale ogni uomo cerca la verità?
Non si può approdare ad un mistero così grande attraverso una sola strada.
(Quinto Aurelio Simmaco)

Impariamo a discernere tra gli insegnamenti di DIO e quelli degli uomini, avendo l’obbligo da credenti prima di tutto di operare nel presente (tikkun olam “riparare il Mondo”), studiare la storia e i trascorsi della fede per garantire un futuro ed una religione ancora migliore per i nostri figli. Ecco perchè è cosa buona che ognuno possa decidere per se stesso, in età conscia, quale sia la strada migliore da intraprendere per la sua Fede, evitando di imporre percorsi fatti principalmente di convensioni. Questo ricevere nella carne del proprio corpo (prepuzio) un taglio indelebile, a testimonianza di essere in Alleanza con DIO non può dare la certezza di entrare nel Regno, in quanto questi vecchi “accordi” sono state nei secoli già ripetutamente infranti. Ad oggi le sole cose che davvero contano per ritenersi credenti sono: l’Amore per DIO (e quindi nei confronti delle Sue creature e del creato), e le opere che l’uomo e la donna compiono nel rispetto dei Comandamenti.

 


 

Note:

[nota a] Obiettivamente si potrebbe ritenere più la circoncisione un precetto Biblico (Genesi 17, 10) rispetto al battesimo (Mt 28, 19) dato che in Genesi le parole di DIO: “Questo è il Mio patto che voi osserverete, fra Me e voi, e la tua discendenza dopo di te: ogni maschio fra voi sarà circonciso.” risultano molto più impositive rispetto a quelle del Figlio di DIO: “Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del PADRE e del Figlio e dello Spirito Santo”.

[nota b] Questo solo se qualcuno crede nella Nuova Alleanza (in ebraico berit hadashah ברית חדשה) che dovrà arrivare. Questa interpretazione biblica derivava originariamente da una frase del Libro di Geremia (Geremia 31, 31-34), nella Bibbia ebraica (o Antico Testamento nella Bibbia cristiana) spesso considerata come l’escatologica Era Messianica (destino ultimo dell’umanità) o del mondo a venire, legata al concetto biblico del Regno di DIO.

[nota c] “Vangelo” deriva dalla parola greca εὐ-αγγέλιον (eu anghélion), che arriva all’italiano attraverso il latino evangelium e significa letteralmente “lieto annunzio” o “buona notizia/novella”. 

 


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